HANNO DETTO
Bazzani non ha dubbi su Allegri e Conte: sono “animali da campionato”. Sulla sfida di Supercoppa dice questo…
Bazzani, intervistato a Tmw Radio, ha parlato così del big match di Supercoppa Italiana tra il Milan di Allegri e il Napoli di Conte
Il cammino del Milan verso la sfida di Supercoppa contro il Napoli si arricchisce di riflessioni tattiche e filosofiche. Intervenendo a TMW Radio, l’ex calciatore Fabio Bazzani ha offerto una panoramica interessante sul duello in panchina tra Massimiliano Allegri e Antonio Conte. Secondo Bazzani, la scelta tra i due tecnici non è una questione di valore assoluto, poiché entrambi sono considerati “animali da campionato”, ma dipende strettamente dal materiale umano a disposizione. Per una squadra come il Milan, che vanta una struttura solida e giocatori di esperienza internazionale, la figura dell’allenatore livornese risulta essere quella più adatta.
La tesi sostenuta da Bazzani è chiara: se si ha tra le mani una rosa composta da calciatori “fatti e finiti”, Allegri è il profilo numero uno al mondo. La sua capacità di non sovraccaricare l’ambiente e di gestire con equilibrio le dinamiche di uno spogliatoio maturo permette ai campioni rossoneri di esprimersi al meglio senza l’usura psicologica che altri metodi potrebbero comportare. Al contrario, l’approccio di Conte è descritto come un’ossessione per il risultato che richiede una squadra ancora in fase di crescita, disposta a farsi plasmare da una disciplina ferrea e quasi totalizzante.
Bazzani, La maturità del Milan nelle mani di Allegri
Il Milan attuale, dunque, sembra essere l’habitat naturale per il calcio di gestione di Allegri. In una partita secca come quella che assegnerà la Supercoppa, la calma e la visione strategica del tecnico rossonero potrebbero fare la differenza contro l’impeto del Napoli. Bazzani sottolinea come, pur essendo due allenatori vincenti, la capacità di Allegri di adattarsi alle caratteristiche dei suoi uomini senza forzature sia il vero punto di forza per mantenere il Milan ai vertici. La sfida sarà quindi tra chi deve “costruire” e chi, come il mister rossonero, sa come portare a casa il trofeo sfruttando la qualità già presente.