Zeroli: «Ecco a chi mi ispiro, con Pioli un bellissimo rapporto»
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Zeroli: «Ecco a chi mi ispiro, con Pioli un bellissimo rapporto. Il mio sogno è…»

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Il centrocampista del Milan Priavera, Kevin Zeroli, si è raccontato così tra nazionale ed esperienza in questi anni in rossonero

Intervistato da Calciomercato.com, Kevin Zeroli, uno dei talenti più promettenti del Milan Primavera, si è raccontato tra obiettivi e Nazionale.

SU ITALIA U19 CONTRO LA SERBIA – «In realtà nonostante il 5-4 è stata una grande partita a livello tattico e tecnico. Siamo partiti forse con un po’ di leggerezza andando sotto 2-0, ma abbiamo avuto un grande attenzione in campo, un buono sviluppo e siamo riusciti a ritornare in partita fino alla fine. Forse lì c’è stata un po’ di leggerezza, ma miglioreremo».

SENTIAMO LA PRESSIONE COME ITALIA U19? – «In realtà no, sappiamo che siamo un gruppo di ragazzi forti e pronti a dare tutto. Vogliamo lavorare tutti sempre al massimo e dare il meglio per la maglia. Corradi? È un grande mister, ma anche una grandissima persona sia in campo che fuori. Con lui siamo consapevoli del percorso che si potrà fare e che potremo toglierci delle soddisfazioni».

L’EMOZIONE PER IL MIO ESORDIO IN GARE UFFICIALI IN NAZIONALE – «Indossare la maglia della nazionale è un onore. Sono sincero, aspettavo da tanto tempo la chiamata. Finora ho sempre cercato di lavorare e migliorarmi di giornata in giornata, ovviamente con il club, per arrivare a questo momento».

LE MIE ORIGINI E COSA VUOL DIRE L’ITALIA PER ME – «Io sono un ragazzo italo-nigeriano. Quando giochi a calcio però di solito inizi a giocare con i maschi della famiglia, il papà o lo zio. Ecco io ho iniziato a giocare da piccolino grazie a mio zio che ovviamente è italiano e rappresentare il suo paese che è anche il mio è qualcosa che vale di più».

SUL RUOLO PREFERITO – «Quando sono arrivato al Milan per un periodo di tempo ho fatto un po’ il difensore centrale. Crescendo poi ho iniziato a giocare a centrocampo facendo un po’ la mezzala e un po’ a volte anche il play davanti alla difesa. Con Abate in questi ultimi due anni mi sto trasformando ancora e faccio un ruolo da trequartista ma atipico. Un po’ come faceva Kessie quando era al Milan».

GIOCATORE A CUI MI ISPIRO? – «Gullit è sicuramente stato un grande campione e da piccolo mi hanno sempre associato a lui. Io però se devo essere sincero mi ispiro a Jude Bellingham che oggi gioca al Real Madrid. È un grandissimo giocatore che fa di fatto il mio stesso ruolo. Non è tanto più grande di me, ma ha uno stile di gioco che mi piace molto».

SULL’ESPERIENZA IN PRIMA SQUADRA ED IL RAPPORTO CON PIOLI – «Con Pioli c’è un bellissimo rapporto è stato gentile e disponibile. Mi ha fatto giocare quando ho segnato col Lumezzane, ma soprattutto mi ha fatto esordire contro la Juventus in un big match ed è stata un’emozione unica. In tournée con la prima squadra negli Stati Uniti mi hanno accolto tutti benissimo. Mi sono trovato molto bene con il gruppo della prima squadra e ho legato tanto sia con Alessandro Florenzi che con Rafael Leao, ma con Florenzi più di tutti».

OBIETTIVI E SOGNI NEL CASSETTO – «Il sogno, ma credo che sia quello di tutti i bambini che giocano a calcio è quello di esordire in Serie A. Oltre a quello sogno di arrivare a giocare con la Nazionale Italiana maggiore, ma c’è tempo».

COSA MI PIACE FARE OLTRE AL CALCIO? – «In realtà io sono un ragazzo solare, propositivo e quindi mi piace stare in compagnia con gli amici. Poi guardo tanto sport in generale, ma mi piace seguire il basket».

L’IMPORTANZA DEI CONFRONTI INTERNAZIONALI – «Giocare a certi livelli contro ragazzi di altre culture è sicuramente importantissimo. Sono partite che ti fanno crescere e migliorare giorno per giorno. Rappresentare la propria nazione poi è sempre qualcosa di bello e speciale. Dal punto di vista tecnico-tattico quello che ho notato di più è che all’estero si concentrano su un calcio che è molto più fisico, noi invece stiamo provando a ragionare sul gioco, diciamo sull’essere belli».

IL COMPAGNO IN U19 CON CUI HO LEGATO MAGGIORMENTE – «Ti direi Ripani (centrocampista della Juve) e Misitano (attaccante della Roma) sono quelli con cui ho legato tanto. Ripani fa il mio stesso ruolo? Sì è vero, ma ti direi che c’è una sana competizione anche perché prima di questo ritiro non lo conoscevo, ma è un ragazzo molto divertente ed è facile farci amicizia».

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