Conferenza stampa Tudor: «La forza di questo Milan ci motiva di più»
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Conferenza stampa Tudor: «La forza di questo Milan ci motiva ancora di più»

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Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Milan a San Siro. Le parole del tecnico del Verona

Igor Tudor, tecnico dell’Hellas Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di San Siro contro il Milan. Ecco cosa ha detto l’allenatore sulla sfida con Pioli ed i rossoneri.

CONDIZIONE – «Abbiamo lavorato bene con chi è rimasto, mentre i nazionali hanno fatto bene: hanno vinto tutti, che è positivo per il morale. Non vediamo l’ora che cominci la partita, giocheremo contro una grande squadra in un grande stadio».

THEO HERNANDEZ – «Non penso che un solo giocatore cambi le dinamiche di una squadra. Il Milan è tra le squadre che stanno meglio in Serie A in questo momento, insieme loro c’è il Napoli. Mi aspetto una partita molto difficile, andiamo là e vediamo cosa succede».

MIGLIORIE – «Abbiamo lavorato su tutto. L’obiettivo è crescere, anche se poi ci sono i nazionali che porttano altre problematiche: c’è sempre meno possibilità per un allenatore di lavorare. Si gioca ogni tre giorni e la programmazione delle partite è una pazzia sempre più grande, si rischia di arrivare al punto di rottura. Sta alla bravura di ognuno di noi cercare di migliorare, nonostante tutto. L’importante è non commettere errori e non trascurare niente».

VELOSO – «Miguel è importante per noi, sia dentro che fuori dal campo. Sono contento che sia tornato, ha fatto due o tre settimane buone di lavoro. La sua presenza in allenamento si sente, ha fatto cose importanti qui negli ultimi anni e la squadra riconosce la sua leadership. È un leader assoluto».

ILIC – «Vediamo ancora, ha subito una botta. Valuteremo domani».

IBRAHIMOVIC – «Se Ibra non gioca sono contento, lo considero ancora uno dei più forti. Ho visto che potrebbe andare in panchina: è un giocatore importante per loro. Abbiamo pensato a queste soluzioni, sia che giochi dall’inizio sia che subentri a gara in corso».

FARAONI – «Ho in testa due o tre soluzioni per sostituirlo. Ha avuto discontinuità negli ultimi allenamenti, ma se sta bene quel ruolo è suo».

FRABOTTA – «Ha un problema al tendine, ora ha ricominciato a correre ma non è ancora pronto. Mi dispiace perché può darci una grossa mano».

MILAN – «Se un allenatore resta per diverso tempo la sua squadra finisce per rappresentarlo molto. Se il Milan è questo buona parte dei meriti va all’allenatore: Pioli mi è sempre piaciuto, sia in campo che nel modo di fare. Nel calcio un allenatore deve sempre prendere un po’ dagli altri, ma poi deve metterci la sua visione del calcio. Si vede che il Milan lavora bene, anche dal punto di vista fisico. Poi ci sono anche cose concrete, posizioni in campo, c’è un buon spirito: è una grande motivazione per noi, per andare là a far bene, con rispetto ma anche con voglia di far bene. Sono le partite più belle: andare a quel tempio che è San Siro e fare il meglio possibile è il nostro obiettivo, indipendentemente da come sta il Milan».

DAWIDOWICZ – «Pawel è una bella sorpresa. Un ragazzo intelligente, applicato, concentrato: spero continui così, che non molli niente, perché la miglior qualità di un difensore è stare sempre sul pezzo, non sbagliare niente. In una partita o due possono fare bene tutti, avere continuità è una grande qualità: tante volte si descrive un difensore per la velocità, per la tecnica, invece io credo debba essere valutato in base a quanti errori commetta sulle reti subite. Nel calcio di oggi c’è questo inganno».

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