Milan Napoli, Allegri sorride: ecco come arrivano i rossoneri alla sfida di San Siro. Tutti i motivi dietro l’ottimismo del tecnico

Milan Napoli, Massimiliano Allegri può sorridere in vista del big match di domani sera a San Siro: tutti i motivi dietro l’ottimismo del tecnico

L’aria a Milano è cambiata. In vista del big match di Serie A contro il Napoli, in programma domenica sera, si respira quell’elettrizzante “friccicore” che da tempo mancava nell’ambiente rossonero. La sfida non è solo un confronto diretto per la classifica – che vede il Milan a 9 punti, tre in meno del Napoli capolista (12) e due in meno della Juventus (10) – ma porta con sé un significato più profondo: la rinascita di un club.

Dopo la sorprendente sconfitta casalinga contro la Cremonese nel match d’apertura, il Milan ha cambiato fisionomia. L’ambiente, che un anno fa era disastroso e segnato da episodi come l’imbarazzante “ammutinamento” di Theo e Leao (il “non evento” secondo Furlani), ora irradia armonia, divertimento e unione, come simboleggiato dall’esultanza compatta dopo il gol di Nkunku. Il merito di questa inversione di tendenza è attribuibile a un fattore chiave: l’arrivo di un allenatore con una credibilità totale, Massimiliano Allegri, supportato dalla visione dirigenziale del DS Igli Tare.

La Credibilità di Allegri: Il Vero Fattore Mancante

L’essenza del cambiamento, al di là degli schemi tattici, è la stabilità ambientale interna ed esterna portata da Allegri. L’allenatore, pur mantenendo la sua fama di “uomo dalla battuta facile”, è un professionista esigente che non tollera sbavature. Questa disciplina ha creato un ambiente in cui i giocatori “raccontano” di un tecnico che sa quando scherzare e quando “fare sul serio”, come dimostrato dalla ferrea gestione degli standard comportamentali. La stabilità offerta da Allegri in panchina e da Tare nelle strategie di calciomercato è stata il catalizzatore che ha innescato una reazione a catena positiva in campo.

Milan “Sicuro, Quadrato e Compito”: L’Impronta Tattica

Le quattro giornate di campionato e le due di Coppa Italia sono poche per analisi definitive – e Allegri e il suo staff, come Landucci, predicherebbero “assoluta calma e sano equilibrio” – ma hanno già regalato ai tifosi un Milan “sicuro, quadrato, compatto, pulito tecnicamente”.

Il sistema di gioco ha messo i giocatori più forti (come Modric e Rabiot) nella condizione ideale per esprimersi al meglio. La squadra subisce poco (anche se mai quanto vorrebbe l’allenatore) e crea tanto. L’adagio di Max Allegri è chiaro: “O si migliora o si peggiora, non esiste il mantenimento”. Questo è un Milan che sta migliorando di partita in partita e si prepara ad affrontare il Napoli, definita la squadra “più forte e meglio allenata del campionato”, con un entusiasmo incontenibile.

Il potenziale ancora inespresso, poi, è elettrizzante: Allegri non ha ancora avuto a disposizione a pieno regime né Rafael Leao, rientrato da un infortunio, né Ardon Jashari, uno dei colpi più costosi del DS Tare. Il fatto che il Milan arrivi bene a questo scontro cruciale – con l’ambiente che non vede l’ora di scendere in campo – testimonia che la speranza di tornare a competere per “cose importanti” non è più solo un sogno, ma una realtà in divenire.