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Kevin Constant: “Sto per tornare, il Milan è sempre il top”
Kevin Constant, ex difensore e centrocampista del nostro campionato, è pronto a tornare nel grande calcio. Chievo, poi il Genoa, la parentesi sfortunata al Milan e infine la Turchia, dove ha da poco rescisso con il Trabzonspor. Ora un futuro tutto da scrivere raccontato ai microfoni di TuttoMercatoWeb. Ecco le sue parole:
Sulle offerte ricevute:
“Dopo aver firmato la rescissione con il Trabzonspor sto parlando con alcune società in Inghilterra e in Francia. Non so ancora dove giocherò, ma ho ricevuto alcune offerte…”.
Sulla mancanza della Serie A:
“Certo. Chiaro. In Italia mi hanno conosciuto, sono stato bene. Per me l’Italia rimane un posto importante per la mia carriera”.
Sull’esperienza al Milan:
“Sono stato bene, ho avuto qualche momento diffile ma la mia esperienza al Milan è stata positiva. Ho scelto io di andare in Turchia, per me il Milan però rimane sempre il Milan: continuo a vedere i risultati. Così come quelli del Chievo e del Genoa”.
Su Milan-Fiorentina:
“La Fiorentina sta giocando un ottimo campionato, continuo a seguire la serie A. Il Milan sta attraversando un momento difficile. Un momento che però va avanti da tre anni. Ma il Milan tornerà in alto, riuscirà a mettersi alle spalle le difficoltà”.
Sul momento del Milan:
“Beh, ha cambiato tanti giocatori. Sono andati via i migliori al mondo. Normale che serva un periodo di assestamento. Forse non riescono a prendere giocatori del livello di Ibra e Thiago. Ma ormai è difficile prendere calciatori di questo livello”.
Sul suo possibile passaggio al QPR:
“Una bella destinazione. La situazione di classifica è un po’ difficile, ma amo l’Inghilterra e quindi perché no? Però ho anche altre proposte in Inghilterra. Non guardo i soldi, ma il progetto e la possibilità di mostrare le mie potenzialità”.
Su Sylla, suo connazionale che interessa all’Atalanta:
“Un buon giocatore. Ma l’Italia è un campionato tatticamente difficile, complicato. È forte, non ci sono dubbi. Ma in Italia farebbe fatica, perché la Serie A è particolare”.
