Inzaghi: "Siamo tutti arrabbiati, Berlusconi vuole tornare a vincere, su Cerci. .." - Milan News 24
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2015

Inzaghi: “Siamo tutti arrabbiati, Berlusconi vuole tornare a vincere, su Cerci. ..”

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Mister Inzaghi è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-partita, ecco le sue parole:

Come si batte l’Empoli?
“Adesso la priorità è riportare i ragazzi a giocare bene e a fare i punti come conseguenza. Quando si ricostriusce ci vuole tempo e serve molta pazienza: i tifosi ne hanno già avuta tanta, è ora di ripagare la lora fiducia. Con l’Empoli si vince solo facendo una grande partita, sono forti, organizzati, veloci. Hanno una fisionomia chiara di gioco”.

Per raggiungere l’Europa League serve arrivare intorno ai 62/64 punti…
“Ora non guardiamo la classifica, facciamolo a fine campionato. Ora dobbiamo giocare partita dopo partita: mancano 16 partite, perché non possiamo vincerle tutte?”.

Il presidente ha parlato di un Milan giovane e italiano. E’ questa la ricetta vincente?
“Il presidente non si commenta. Questo è il futuro del Milan: serve un mix giusto tra italiani forti, giovani di prospettiva e stranieri capaci. Poi spetta a me. La carica del presidente per noi è fondamentale. La sua vicinanza dà forza a tutto l’ambiente”.

Come sta fisicamente Destro?
“Innanzitutto ha un bellissimo atteggiamento. Si impegna ed è positivo in allenamento. Non lo voglio caricare di troppe responsabilità, sa cosa ci aspettiamo da lui. L’ho voluto io, penso che con giocatori come Menez, Bonaventura e Cerci al suo fianco possa esaltarsi e dare il meglio di sè”.

Coi nuovi arrivati, quale modulo è il più appropriato. Ci sarà ancora il falso nueve?
Menez ha fatto bene anche da prima punta. Non c’è un sistema fisso. Bisogna avere voglia e credere in quello che si fa. Noi abbiamo due moduli: il 4-3-3 o il 4-4-2 che ci ha dato delle buone risposte. Sta a me stabilire quali saranno i giocatori più in forma. E’ chiaro che se scelgo di far giocare Menez con una prima punta, il 4-4-2 è il modulo ideale”.

Teme un calo di concentrazione?
“Noi dobbiamo essere incazzati per come vanno le cose. Quando la situazione non è rosea bisogna rispondere con il lavoro, l’impegno, la dedizione: sia che giochi con la Juve o con l’Empoli bisogna essere arrabbiati e agguerriti. Domani dobbiamo pensare a noi, alla ostra situazione. Il mio futuro? Non parliamo di me. Io mi auguro che i giocatori facciano bene perchè vorrei che venisse ripagato il lavoro che fanno durante la settimana. Quando non arrivano i risultati, mi dispiace che vengano accusati. Io sono forte e combatto contro tutto e tutti. Per loro mi dispiace perchè si impegnano e mi auguro che abbiano gli applausi che si meritano. I tifosi e la società sanno chi sono e penso che si fidino. Io amo questo mondo, amo questo mestiere, ancora più oggi di sette mesi fa. Farò l’allenatore per altri venti anni. Domani mi auguro che il pubblico li incoraggi. Alla fine saremo pronti a raccogliere la reazione del pubblico”.

La partita con la Juve che indicazione ha dato?
“Abbiamo fatto una buonissima partita, con 12-13 infortunati. Buffon ha fatto un miracolo su Pazzini e penso che la prestazione sia stata buona. Da lì ripartiamo ora”.

De Jong recupera?
“Penso che il suo recupero sia un’ottima notizia. Montolivo? Tornerà ad allenarsi martedì”.

Teme un disimpegno di Berlusconi?
“Non lo vedo lontano dal Milan. Vuole tornare a vincere, ha capito le nostre difficoltà, Lui è molto intelligente e nei momenti buoni pretende di più, nei momenti bui ti sta vicino. Stimoli? Chi gioca nel Milan non può non avere stimoli., Quando indossi la maglia del Milan devi dare sempre tutto per tenertela stretta. Quello che fa la società è qualcosa in più. Da parte mia e dei giocatori, adesso c’è la voglia di tornare a fare punti”.

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