Deschamps: «Tre club italiani ai quarti sono un bene. Giroud...»
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Deschamps: «Tre club italiani ai quarti sono un bene per la Serie A. Giroud…»

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Deschamps: «Tre club italiani ai quarti sono un bene per la Serie A. Giroud…». Le parole del ct francese

Didier Deschamp ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport di Inter, Milan, Napoli e di Giroud e i fratelli Hernandez. Ecco le parole del ct francese:

ITALIANE IN CHAMPIONS«Il percorso europeo delle italiane è qualcosa di molto positivo. Non posso dare una spiegazione completa, non conoscendo bene tutti gli elementi del caso, ma è chiaro che avere tante squadre italiane a questo punto della Champions non può che essere un bene anche per il vostro calcio».

GIROUD «E’ vero, Olivier non è più così giovane, ma al Milan per esempio c’è Zlatan Ibrahimovic che è pure più vecchio e che a 41 anni è stato convocato dalla Svezia. Come tutti i miei convocati, anche Olivier può fare il titolare, senza averne ovviamente la garanzia. Non è giovane, ma ciò significa che ha pure molta esperienza da far valere. E rimane convocabile finché mantiene alto il suo livello di prestazione. Dovremo disputare 2 gare in 3 giorni e la seconda con l’Irlanda che sarà più riposata di noi, Olivier pur alla sua età può fare il titolare o partire dalla panchina, come già succede nel Milan».

RABIOT CAPITANO FRANCIA – «Anche se Adrien ha già una certa esperienza ed esprime pure una certa leadership in campo, lo conosco bene e non penso abbia veramente voglia di fare il capitano, anche per via del suo carattere. L’importante è che continui a giocare con noi come fa già con la Juventus. Per me va bene lo stesso così, indipendentemente dalla fascia».

POGBA – «In effetti Paul è fuori ormai da qualche mese a causa dei vari infortuni, ma sono ottimista e conoscendolo penso che lui, come Kanté, farà tutto il necessario per tornare ad essere competitivo, innanzitutto con la Juve. Non ho dubbi sulla sua forza mentale, sperando che sia accompagnata anche da una tenuta sul piano atletico».

FRATELLI HERNANDEZ«Non c’è un metodo preciso. In ogni caso non li tratto come fratelli, anche perché spesso si tratta di persone con caratteri diversi. Theo e Lucas Hernandez erano persino in competizione per lo stesso ruolo, mentre i Thuram giocano almeno in posizioni diverse. Sono sicuro però che il loro papà sarà orgoglioso di vederli insieme in nazionale».

BENZEMA «Non guardo i social. Ho già dato lamia versione. Il resto è polemica e non mi interessa. E’ un capitolo chiuso. Guardo al futuro».

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