Capello: «Tanti soldi per giocatori non da Milan, è il momento di cambiare» - Milan News 24
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Capello: «Tanti soldi per giocatori non da Milan, è il momento di cambiare»

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Capello ha rilasciato una lunga intervista toccando diversi punti legati al prossimo campionato, in particolar modo al mercato

Capello arrembante nelle sue dichiarazioni, pre ritiri, ormai manca poco ai raduni delle squadre, qualcuno ha già cominciato, le altre si vedranno dalla prossima settimana. L’ex allenatore di Milan, Real Madrid, Roma e Juventus ha dichiarato in un’intervista al Corriere dello Sport tutte le sue perplessità e le aspettative per un campionato che si preannuncia diverso dal solito: «I tradimenti di Conte e Sarri? Macché tradimenti, siamo professionisti… Chiedete al grande uomo del Triplete, Mourinho: mai una squadra che non sia il Chelsea… E poi andò al Manchester United… Bisogna solo dare il meglio dove si è, dove si sarà giudicati per il gioco e i risultati. Anzi, prima i risultati poi il gioco. Se giochi a dare la palla al portiere che ne tocca venti e il centravanti cinque eppoi dici ‘possesso palla superiore’ perché tieni la palla nella tua metà campo… Ma fammi un piacere». 

SU CONTE- «Conte lo cercavano in molti, se ha scelto l’Inter c’è un motivo: ho lavorato con Suning, ha un potenziale economico di altissimo livello e giuste ambizioni. La mia esperienza dice che c’era bisogno di Marotta e Marotta è arrivato per dargli un plus e conoscenza da vertice». 

SU MAROTTA- «Marotta via dalla Juve perché era diventato troppo potente? Credo che si sia trattato solo di divergenze sull’acquisto di Cristiano Ronaldo, questioni di bilancio, Marotta amministratore delegato i bilanci doveva firmarli». 

JUVE FAVORITA- «La Juve punta De Ligt, mi diverte l’idea che invece di inventarsi difensori che non difendono vadano cercando difensori veri… Klopp, che non è un fesso, prende Van Dijk e Alisson, spende una barca di milioni ma vince la Champions League. Se arriva de Ligt, con Rabiot già preso, e Ramsey, è un’annata da Champions, la Juve è la mia favorita. Sono tutti di livello superiore, cioè giocatori da Juventus». 

SU TOTTI E DE ROSSI- «Gli addii di Totti e De Rossi? Io dico sempre, non solo per il calcio, che bisogna capire i vari momenti della vita, quanto hai dato, quanto hai ricevuto e valutare il tutto, non sopravvalutare… Perché Maldini ha aspettato anni per tornare al Milan? Perché Del Piero un bel giorno se n’è andato dalla Juve? Perché Buffon ci ritorna dopo un anno con una carriera da dirigente davanti? De Rossi deve capire: o appendi le scarpe al chiodo o ti adatti… De Rossi giocatore dalla Roma ha avuto tutto… Io ho smesso a 34 anni e ho cominciato a fare l’allenatore della squadra allievi. Il romanticismo non è realtà, è materia mediatica, non è sostanza». 

SU ZANIOLO- «Zaniolo ha grandi potenzialità, ma si è già messo sul piedistallo… Sì, pensa a quando è entrato negli ultimi dieci minuti di Italia-Polonia: non con lo spirito giusto, con la voglia di battersi, sembrava offeso. Be’, sappia che la maglia azzurra pretende uno spirito diverso». 

SUL MILAN PASSATO E FUTURO- «Gattuso ha fatto un gran lavoro. E’ una persona genuina, vera, ha preso delle decisioni quando ha sentito che aria tirava e da gran signore non ha badato all’argento. Cutrone? Quando devi fare dei cambi chi c’è meglio di un ragazzo che quando lo chiami, magari a un quarto d’ora dalla fine, è sempre pronto? Il Milan ha speso 228 milioni per giocatori non da Milan, adesso deve per forza comprare giocatori da Milan. È quello che ci si aspetta da Maldini e Boban, non cinque giocatori eccellenti ma almeno due, sanno loro chi e dove, ma non l’ammucchiata dell’anno scorso. La nuova società con Paquetà e Piatek ha cominciato bene”.

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