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Spogliatoio Milan, se questo è ciò che succede non è Gattuso a dover pagare

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Spogliatoio Milan, succede un po’ di tutto da un po’ di tempo a questa parte, parliamo di atteggiamenti poco consoni causa del ritiro

Spogliatoio Milan, è allarmante ciò che riporta Gazzetta dello sport in merito ad alcuni comportamenti che da un po’ di tempo a questa parte sarebbero contributo numero uno all’involuzione di gioco e risultati. La tensione tra le mura di Milanello è sempre più alta, tra Gattuso ormai dato per perso e la dirigenza che potrebbe rivoluzionare i piani alti in caso di mancata qualificazione Champions. Il quarto posto appunto, ciò che più vale in questo momento al mondo per i club quotati come il Milan che finanziariamente non possono permettersi alternative, per arrivarci, Gattuso avrebbe deciso di non transigere più riguardo al comportamento di molti dei suoi giocatori.

UNA SCELTA OBBLIGATA- Da qui sarebbe nata la decisione di portare la squadra in ritiro punitivo sino al prossimo match, figlia, con molta probabilità del ritardo di oltre un’ora agli allenamenti di Bakayoko. Secondo Gazzetta erano già diverse settimane che il tecnico rossonero guardava con molta preoccupazione gli atteggiamenti di gran parte dello spogliatoio, forse anche questo causa del malumore in conferenza stampa.

TANTI I CASI, TROPPI- Partiamo da chi non si allena con l’impegno che il tecnico rossonero vorrebbe, a chi avrebbe assunto nel corso del tempo atteggiamenti sopra le righe da top player ormai affermato, passando per chi non recepisce con la dovuta serietà le indicazioni all’intervallo e alla fine delle partite, comportandosi con sufficienza appunto, finendo infine con chi subito dopo la sconfitta con il Torino di domenica scorsa sarebbe stato “beccato” a fare serata in alcuni locali milanesi fino a tarda notte. Se poi sommiamo i casi ormai noti di Kessié e Biglia (quasi alle mani durante il derby) e dello stesso Kessié e Bakayoko con la maglia di Acerbi rivolta alla curva in segno di scherno dopo la partita con la Lazio, allora non abbiamo più solo indizi ma prove certe perchè gli indizi appunto sono almeno tre, quanto basta per preoccuparsi anche del Bologna ormai quasi salvo.

GATTUSO SCAGIONATO- Gli si potrà dire che non ha esperienza oppure che non sa allenare, insomma tante cose cattive per cercare di colpirlo umanamente e per far si che lasci il posto ad un tecnico più quotato di lui ma nessuno potrà mai attribuirgli una responsabilità del genere, data la sua tempra e la sua onestà intellettuale. Vero che forse il Gattuso calciatore non esiste più e che in questo momento invece servirebbe ma vien difficile pensare che in allenamento non esiga rigore e disciplina urlando in faccia a chi si permette di sentirsi superiore. Questo no, non lo si può dire.

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