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Rabiot, Milan a due facce: statistiche inequivocabili, Allegri incrocia le dita e spera di riavere il francese al più presto. Ecco perchè
Rabiot, l’assenza del centrocampista pesa tantissimo in casa Milan: le statistiche non mentono, esiste una squadra con e senza l’ex Juve
Esistono chiaramente «due Milan»: uno «poco preciso, incisivo, a volte persino fragile» (come dimostrano i 4 gol subiti nelle ultime tre giornate), e un altro «compatto, verticale, più maturo». La differenza tra queste due facce della squadra, secondo TMW, è riconducibile a tre parole: il «fattore Adrien Rabiot».
I numeri statistici raccontano una storia inequivocabile da quando il francese si è inserito nelle rotazioni rossonere:
Rabiot, le statistiche del Milan col francese in campo
- Media Punti: Altissima, pari a 2,3.
- Gol Subiti: Drammaticamente più bassa, scendendo a meno di 1 (0,7).
- Precisione Passaggi: Migliorata dell’+8%.
- Palloni Recuperati (metà campo avversaria): Aumentati del +27%.
Il calo senza il numero 12
L’assenza di Rabiot provoca, al contrario, un crollo generale dei parametri. La media punti scende di 1 (1,4), mentre aumenta il dato negativo dei gol subiti, arrivando a 1,3. La distanza media tra i reparti si allunga notevolmente (+9 metri) e la percentuale delle transizioni difensive riuscite cala del -22%.
Come sottolinea TMW, «non serve alcuna laurea o master a Coverciano per capire che quando c’è il francese in mezzo al campo il Milan è una squadra più corta, ordinata e difficile ad attaccare». Il numero 12, pur non prendendosi le prime pagine, è il termometro della squadra: con lui «il centrocampo è (e la squadra) è ‘a posto’, una frase semplice, che però spiega tutto».
Rabiot è ben più di un uomo d’equilibrio: è «metronomo, copertura, gamba». La sua presenza rafforza i numeri «sottili» come gli xThreat (la capacità di aumentare il pericolo offensivo). «È come se il Milan con lui si ricordasse di essere una squadra costruita per comandare».
