HANNO DETTO
Pulisic Milan, che attacco di Pedullà! Il noto giornalista non le ha mandate a dire su Pochettino
Pulisic Milan, che attacco di Pedullà! Il noto giornalista non le ha mandate a dire su Pochettino. Le ultimissime notizie
L’infortunio muscolare di Christian Pulisic in Nazionale non ha soltanto creato un’emergenza tattica nel Milan di Allegri, ma ha scatenato un’ondata di polemiche per la gestione del giocatore da parte del CT degli Stati Uniti, Mauricio Pochettino. A farsi portavoce del malumore rossonero è stato il giornalista Alfredo Pedullà, che non ha usato mezzi termini nel definire inaccettabile la scelta del selezionatore argentino.
La pesante accusa di Pedullà
«La decisione di Pochettino di schierare Pulisic dal primo minuto in un’amichevole contro l’Australia, quando il giocatore era reduce da un fastidio alla caviglia, non è accettabile. Non lo è per il club che paga l’ingaggio e lo è ancora meno per i tifosi, che si vedono sottrarre un calciatore fondamentale in un momento delicato della stagione», ha tuonato Pedullà. L’irritazione del giornalista riflette quella dell’ambiente rossonero, che teme uno stop di almeno tre o quattro settimane per il bicipite femorale dell’americano.
Il nodo della responsabilità e del danno al Milan
La domanda che riecheggia in casa Milan, dal direttore sportivo Tare fino ai magazzinieri di Milanello, è una sola: chi ripaga adesso la sua perdita al Milan? Pulisic è un elemento cardine del 3-5-2 di Allegri, la spalla ideale per Santiago Gimenez, e la sua assenza complica i piani in vista di impegni cruciali, a partire dalla sfida contro la Fiorentina di domenica.
Il fastidio alla caviglia che aveva già colpito l’attaccante nei giorni precedenti la gara incriminata, e che lo aveva costretto a subentrare nel primo match degli USA, era un segnale chiaro. Un segnale che, secondo Pedullà e il club rossonero, Pochettino avrebbe dovuto raccogliere, optando per la prudenza. Invece, la scelta è stata quella di forzare i tempi in un inutile test amichevole, e ora la Serie A paga il conto.
Mentre a Milanello si attendono con ansia gli esami strumentali per quantificare lo stop, la ferita per la superficialità mostrata dalla Nazionale è destinata a lasciare il segno, alimentando ancora una volta l’eterno dibattito sulla gestione dei calciatori durante le soste internazionali.
