Pioli torna a San Siro: come sarà accolto?

Domenica 19 ottobre 2025 alle ore 20:45 segnerà un momento particolarmente emotivo per San Siro. Stefano Pioli tornerà nello stadio che è stato casa sua per quasi cinque anni, ma questa volta dalla panchina avversaria. Milan-Fiorentina non sarà una partita qualunque: l’ex allenatore rossonero, attualmente sulla graticola per i pessimi risultati con i viola, si presenterà al Meazza in quello che potrebbe essere un match decisivo per il suo futuro.

Il Milan di Massimiliano Allegri sta vivendo un avvio di stagione solido. Dopo quattro vittorie consecutive in Serie A, i rossoneri hanno pareggiato 0-0 a Torino contro la Juventus alla sesta giornata, interrompendo la striscia positiva ma confermando comunque solidità difensiva. Con 14 punti in classifica, il Diavolo si trova a -2 dalla coppia di testa Napoli-Roma e punta a tornare subito alla vittoria.

Ben diversa la situazione della Fiorentina di Pioli. I viola vivono un momento molto complicato: dopo sei giornate hanno conquistato appena 3 punti, frutto di tre pareggi e tre sconfitte, senza mai vincere. La classifica recita un preoccupante diciassettesimo posto, a un passo dalla zona retrocessione. L’ultima sconfitta casalinga contro la Roma (1-2) ha reso ancora più calda la situazione del tecnico, sebbene la società abbia confermato la fiducia nei suoi confronti.

Questo contesto così delicato rende la partita particolarmente imprevedibile. Per chi segue il calcio e vuole informarsi su piattaforme alternative, vale la pena conoscere i casino non AAMS sicuri, ovvero quei siti con licenze internazionali riconosciute (Malta Gaming Authority, UK Gambling Commission, Curaçao eGaming o Gibraltar Regulatory Authority) che operano con standard di sicurezza certificati. Questi operatori garantiscono trasparenza attraverso audit indipendenti, crittografia SSL avanzata e segregazione dei fondi dei giocatori, elementi fondamentali per chi cerca affidabilità in piattaforme regolamentate a livello europeo.

L’eredità di Pioli al Milan

Parlare di Stefano Pioli al Milan significa ripercorrere anni fondamentali. Arrivato nell’ottobre 2019 dopo l’esonero di Giampaolo, il tecnico emiliano ha ricostruito pazientemente una squadra competitiva. Il culmine è arrivato nella stagione 2021-22 con lo scudetto conquistato dopo undici anni di attesa, il diciannovesimo della storia rossonera. Un trionfo costruito con un calcio propositivo, valorizzando peraltro giovani talenti come Leao e Tonali.

Oltre al tricolore, Pioli ha riportato il Milan in semifinale di Champions League nel 2023, eliminando Napoli e Tottenham prima di arrendersi all’Inter. L’addio è arrivato al termine della stagione 2023-24, dopo alcune difficoltà e con la società che ha deciso di cambiare, portando prima Fonseca e Conceiçao, fino all’arrivo di Allegri quest’estate.

Un ritorno carico di emozioni

Il ritorno di Pioli a San Siro rappresenta un momento sicuramente suggestivo. Da un lato c’è la gratitudine per quanto fatto, dall’altro la naturale rivalità di una partita di campionato. I tifosi milanisti, storicamente capaci di grande riconoscenza, dovrebbero riservare un applauso di ringraziamento nei confronti dell’ex tecnico. Tuttavia, una volta iniziata la partita, Pioli diventerà semplicemente l’allenatore avversario da battere.

Per l’ex tecnico rossonero, questa partita assume un valore ancora maggiore. La sua panchina alla Fiorentina traballa pericolosamente: la dirigenza viola, pur confermando pubblicamente la fiducia, sa che i risultati sono impietosi. Una sconfitta a San Siro potrebbe essere fatale, soprattutto considerando che molti tifosi della Fiorentina – da sempre esigenti – contestano già la squadra. Pioli si gioca molto, probabilmente il suo futuro sulla panchina viola.