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Milan, Suso: «Era tanto che non ne vedevo uno così. Siamo un bel gruppo.»

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Suso Calhanoglu

Suso è uno dei giocatori più forti del Milan, l’esterno spagnolo è stato il giocatore più utilizzato nelle ultime due stagioni dietro solamente a Donnarumma

Suso è uno dei giocatori più forti del Milan che, nonostante i 230 milioni spesi nel mercato estivo, ha nello spagnolo uno dei punti di riferimento più importanti. il numero otto rossonero è uno dei giocatori più utilizzati nelle ultime due stagioni, è secondo solamente a Gianluigi Donnarumma. L’esterno spagnolo, attraverso l’ “ask Suso”, ha voluto rispondere alle domande che gli sono state poste dai tifosi rossoneri. Ecco le sue dichiarazioni: « Leader? Mi piace, i giocatori forti nei momenti difficili sono quelli che devono dare qualcosa in più. Mi sento un giocatore importante, sono molto felice. Sento la fiducia del mister, sta facendo un lavoro molto buono. Allenamenti Rino? Sono troppo duri e sentirlo urlare ogni secondo in campo li rende ancora più duri. Quando gioco un tempo nella sua fascia lo sento urlare per 45 minuti, preferisco gli altri 45. Ovviamente sto scherzando, o domani mi fa correre un’ora. Finale campionato? Noi pensiamo alla finale di Coppa Italia e ad arrivare quarti. Questi sono i due obiettivi di quest’anno. L’anno prossimo ci penseremo. Spogliatoio? Era tanto che non ne vedevo uno così. Siamo un bel gruppo. Ovviamente parlo di più con quelli che parlano la mia lingua, ma sono tutti ragazzi straordinari. Play station? Prima giocavo tantissimo, ora un po’ meno. Kessie dice che sa giocare? Non è vero. Io ho giocato più o meno contro tutti. L’unico con cui c’è competizione è Donnarumma, con gli altri non ce n’è (ride, ndr). Calhanoglu? E’ sempre difficile per uno che non parlava la lingua. Calcia benissimo sulle palle inattive e dobbiamo sfruttarlo. Giocatori juve preferiti? Mi piacciono molto Alex Sandro e Pjanic. Coppa o quarto posto? Preferisco il quarto posto. Abbiamo fatto una grande Coppa Italia, la finale la giochiamo contro la Juventus. Ci sta non vincere, anche se noi vogliamo farlo. Un posto in Champions, però, sarebbe importantissimo. Usare il mancino? Mi viene naturale, a volte chiudono il sinistro e devo andare sul destro, che è la gamba meno abile. Più difficile Juve o Inter? Credo un pochino di più la Juventus. Nel derby è imprevedibile, come atmosfera è speciale nonostante l’orario un po’ strano. I tifosi mi hanno mandato messaggi anche a me per dirmi che non è un giorno di gradimento. Sono una grande squadra anche loro con un grande allenatore»

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