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Milan-Ludogorets, Gattuso:«André Silva è cambiato tantissimo in questi mesi»

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Giornata di vigilia in casa Milan, in conferenza stampa si sono presentati Gattuso e Rodriguez per parlare della partita di domani

Il Milan domani sera si gioca il passaggio agli ottavi di finale di Europa League. I rossoneri hanno vinto all’andata con un risultato netto, non devono correre il pericolo di sottovalutare l’avversario perché in Europa può succede di tutto. La conferenza stampa si è conclusa da poco, come consuetudine si è presentato Gattuso che in questa occasione è stato affiancato da Rodriguez. Ecco le loro dichiarazioni:

GATTUSO – «Montolivo dopo essere stato uno dei migliori in campo con la Fiorentina è stato 5-6 partite senza giocare e Locatelli nell’ultimo mese ha giocato più di lui. Perché, in questo momento, alterniamo i terzini tantissimo, così come gli attaccanti. A centrocampo, invece, è dove abbiamo toccato meno. E’ un ragazzo forte Manuel, è un 1998, ha grandissime qualità e non deve perdere energie ed entusiasmo. Le energie le deve perdere in campo. Abbiamo bisogno di un Locatelli che riesce a fare tutte e due le fasi. Ha le caratteristiche per saperlo fare. E’ molto tecnico, ma deve sfruttare anche la sua fisicità. Vorrei vederlo più avvelenato. Non si deve accontentare, ha tutto per fare il giocatore ad altissimo livello. Perché forse la Serie B e la C sono meno seguite, però prima di venire qua al Milan volevo rimanere io a casa, ma c’era più di una squadra di Serie B che mi aveva chiamato. Poi se leggiamo sui siti o quando la gente scrive – perché penso che tante volte chi sta tutto il giorno a scrivere sul computer non ha niente da fare – va bene, però in questi anni qualcuno che nel mondo del calcio mi apprezzava c’era. Perché se no non ti propongono le panchine. A me siccome non mi manca nulla, questo lavoro lo voglio fare perché mi piace. Se toccavo con mano in questi 4 anni che non ero capace e non sapevo fare nulla, me ne stavo a casa. Abbiamo lavorato in questi anni, a tratti anche bene, e adesso dobbiamo migliorare. E so in quali aspetti, sia io che il mio staff. Hanno scelto loro me, avrebbero potuto scegliere allenatori con molta più esperienza e importanza di me, visto che avevano le possibilità economiche. Non mi permetterei mai di andare a parlare di rinnovo. E’ vero che sono l’allenatore meno pagato di tutta la Serie A, ma sia io che il mio staff abbiamo un contratto per il prossimo anno. Poi non ho nemmeno un agente che mi segue in questo momento, non è una mia priorità. Ora penso ai risultati. Ho ricevuto troppi complimenti, devo stare con il piede per terra. Sono giovane e ho ancora tanto da imparare, devo migliorare molto. Per questi motivi non mi permetterei mai di andare a parlare di contratto ora. Il pagamento al Porto è arrivato due mesi prima della scadenza e il club portoghese è rimasto sorpreso di questo. Se non ci fossero i soldi come sarebbe possibile questo?. Tante volte bisogna fermarlo, è uno degli ultimi che va via da Milanello. Il valore di Andrè Silva è quello che abbiamo visto nei 20 minuti con la Sampdoria. Bisogna entrare nella testa dell’attaccante, tante volte vivono per il gol e se non arriva il gol vanno in depressione. Sulla voglia che sta mettendo ci siamo, è cambiato tantissimo in questi mesi. Ora deve trovare il gol per sbloccarsi. E’ un giocatore forte e siamo contenti di lui. Siamo molto vicini al ragazzo, non parla tantissimo ma ho capito che tipo di ragazzo è. Ci ho messo un po’ di tempo e ora penso di entrarci nella sua testa e riesco ad interagire molto meglio nell’ultimo mese rispetto all’inizio. Cosa può dimostrare in 20 minuti? Domani gioca per 90 minuti e deve dimostrare quello che sa fare.»

RODRIGUEZ – «Ho sbagliato, voglio sempre fare gol e tirare i rigori. Ha fatto bene il portiere della Samp, complimenti a lui. Gattuso vuole sempre il massimo da me, vuole consolarmi e aiutarmi, è una bella cosa. So che posso fare di più e so che Gattuso ha ragione a dirlo. Sono veloci e noi lo sappiamo, dobbiamo giocare come sappiamo fare. vogliamo vincere qui a San Siro. Stiamo facendo bene, voglio sempre giocare, il mister decide chi deve giocare ma io voglio dare sempre il massimo. Dobbiamo lavorare gara dopo gara e vediamo dove arriviamo»

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