Lazio-Milan 0-3, le pagelle rossonere: Ibra dirige, Jack assiste
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Lazio-Milan 0-3, le pagelle rossonere: Ibra dirige, Jack assiste

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Pioli azzecca tutte le mosse, Ibra fa il direttore d’orchestra, Bonaventura sforna un assist sublime, Bennacer e Kessié dominano in mezzo

Donnarumma sv: Deve lavorare più con i piedi che con le mani e questo la dice lunga sulla grande prestazione del Milan di questa sera.

Conti 6,5: Intelligentissimo nel mollare Lazzari, facendo quel passettino che manda il biancoceleste in offside; sarebbe stato il gol dell’1-2 che avrebbe cambiato tutto il corso della partita (dal 71′ Calabria 5,5: Una sbavatura sul primo pallone toccato e poco altro).

Kjaer 6,5: Attento, solido, preciso; è l’equilibratore fondamentale della retroguardia.

Romagnoli 6,5: Non stecca contro la squadra del cuore che ha già fatto piangere una volta; respinge tutto quello che c’è da respingere a centro area.

Theo Hernandez 5,5: Si vede che ancora non ha il passo, Lazzari lo mette in difficoltà in avvio e nel finale si divora per ben due volte il gol dello 0-4.

Bennacer 7: L’idea di metterlo mezzo destro per poter aprire il mancino sembra portare i suoi frutti; l’algerino è costantemente nel vivo del gioco e se gira lui, gira tutta la squadra.

Kessié 7,5: Rientrato in forma smagliante post-Covid, i palloni vaganti senza un padrone in mediana sono tutti suoi (dal 86′ Biglia sv).

Saelemaekers 6.5: Quando ha il pallone tra i piedi non sempre sa cosa farsene ma è onnipresente sull’out di destra e, dopo l’autogol di Ferrara, provoca il rigore con un altro traversone maligno.

Bonaventura 7: Esce Calhanoglu e si carica lui il peso della costruzione offensiva e confeziona un assist delizioso per Rebic (dal 71′ Krunic 6: Entra per rinfoltire la mediana e smorzare sul nascere il palleggio biancoceleste).

Calhanoglu 7: Detta i tempi e le trame offensive, viene incontro per farsela dare per poi impostare l’azione; la deviazione lo aiuta sul gol e il suo infortunio fa preoccupare parecchio in vista della Juve (dal 37′ Paquetà 6,5: Dirottato a sinistra, una zona di campo che non ama particolarmente, se ne esce con alcuni disimpegni di pregiata qualità).

Ibrahimovic 6,5: Raggio d’azione di un tavolino da bar, fortunatissimo sul rigore, rientra costantemente nel cerchio di centrocampo per farsela dare, addormentare il possesso e dirigere le operazioni come solo Riccardo Muti alla Scala (dal 46′ Rebic 7: La Spal è stato solo un episodio negativo figlio della stanchezza; alla prima occasione mette il cappello con il gol dello 0-3 e regge il reparto con la solita sagacia tattica).

All. Pioli 8: Match preparato alla perfezione con l’eccellente idea di invertire le posizioni di Kessié e Bennacer. Non concede un’occasione che sia una alla Lazio e capitalizza proprio con quel cinismo che sarebbe servito anche in altre occasioni e pazienza se Theo si mangia il quarto.

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha 6,5; Patric 5, Acerbi 5,5, Radu 5 (dal 55′ Vavro 6); Lazzari 6, Milinkovic-Savic 5 (dal 67′ Anderson 5,5), Leiva 6 (dal 46′ Adekanye 5,5), Parolo 5, Jony 6 (dal 55′ Lukaku 6); Luis Alberto 5; Correa 5 (dal 64′ Cataldi 6). All. Simone Inzaghi 5.

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