Ibrahimovic: «Contratto? Spero di restare al Milan tutta la vita»
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Ibrahimovic: «Contratto? Spero di restare al Milan tutta la vita»

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Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato una serie di interessanti dichiarazioni al programma di Rai Tre, Che Tempo Che Fa

Zlatan Ibrahimovic ha parlato così a Che Tempo Che Fa, programma di Rai Tre, in occasione della promozione del suo nuovo libro “Adrenalina”. Le dichiarazioni dell’attaccante del Milan.

FESTA A SORPRESA PER I 40 ANNI«Era felice mia moglie e ha preso la mia frase che ha la forza come Gattuso come un complimento. Non mi aspettavo tanta gente alla festa. Vuol dire che sono amici e che qualcosa di positivo ho fatto»

SUI DOLORI LA MATTINA«Ogni mattina sento questi dolori ma in testa ho degli obiettivi. Bisogna abituarsi a soffrire e queste sofferenze le trasformo in energie.»

PASSIONE DEL FIGLIO VINCENT PER GATTUSO«Si, lui ha la mentalità di Rino perché quando fa qualcosa la fa al 200%.»

SULL’ADRENALINA«L’adrenalina mi fa stare a questi livelli, e senza adrenalina non sarei dove sono. L’adrenalina è la chiave di tutto. Prima ero più rock and roll e bello, adesso sono più maturo. Da bambino ero molto attivo. I miei genitori provavano a controllarmi ma non ci riuscivano.»

SUL LIVERPOOL«Non credo alla scaramanzia, sono più forte di queste cose. Questa è una partita importante e dobbiamo giocarla al meglio e vedere come va. Oggi la tua Sampdoria (riferendosi a Fazio che tifa i blucerchiati) ha perso e io ti porto positività.»

SUL CAMBIAMENTO DA QUANDO È AL MILAN «Non è solo merito mia ma anche di tutta la squadra, però poi dipende sempre dai trofei che si vincono. Quando Ibra firma c’è sempre magia.»

SU PAOLO E DANIEL MALDINI«Si è bello questo…ho giocato contro Paolo e oggi gioco con Daniel. Vediamo se continua l’adrenalina magari posso giocare anche con il figlio di Daniel (ride…).»

SULLE BATTAGLIE«Si, ho sempre creduto in me stesso anche se tanti erano contro di me perché in Svezia non mi sentivo il benvenuto, puoi chiedere a mia moglie. Ma avevo voglia e non ho mollato. Così bisogna fare.»

SU QUANDO HA FATTO IL PORTIERE«Si ho fatto anche il portiere perché non ero contento del portiere che avevamo e allora li ho detto ‘spostati che il portiere lo faccio io (ride…)»

SU BERLUSCONI«Voleva sempre che dovevo tagliarmi i capelli ma io gli dicevo che la mia forza è nei capelli.»

SU VAN BASTEN«Mi ha messo in difficoltà perché quando sono arrivato all’Ajax ero giovane e mi paragonavano a lui. Non è stato facile mantenere le attese.»

SU RONALDO IL FENOMENO«Il più forte. Lo imitavo in campo ma faceva le cose con una velocità incredibile.»

SU MOURINHO«Grande amico e grande allenatore. Mi ha fatto crescere dentro e fuori dal campo.»

SU ANCELOTTI«Grande persona e grande mister. Quando ha lasciato il PSG l’ho chiamato e gli ho detto ‘ciao mister’. Lui mi ha risposto dicendomi di non chiamarlo più mister perché siamo amici.»

SU RAIOLA«Mino è tutto…un agente, un amico, un papà, più di un famigliare. All’inizio della mia carriera mi ha aiutato molto.»

SUI FIGLI«Sono tutta la mia vita.»

SUL CONTRATTO«Voglio giocare il più possibile. Mettiamo pressione al Milan per il rinnovo e spero di rimanere al Milan per tutta la vita. Voglio vincere ancora uno scudetto.»

SUL RITIRO«Non so cosa ci sarà dopo il calcio perciò ho un po’ paura di smettere. Vediamo, ma voglio continuare a giocare.»

SULLE URLA RAZZISTE “ZINGARO”«Non c’è differenza quando urlano per il colore della pelle o per questa cosa. Bisogna fare delle cose utili per cambiare questi atteggiamenti e non serve molto inginocchiarsi in campo.»

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