Milan Lazio: le parole di Gattuso in conferenza stampa
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Gattuso: «Voglio lo stesso spirito visto con la Juve. Dimissioni? Un’assurdità»

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Gattuso nella conferenza stampa della vigilia di Milan-Lazio chiama a raccolta i suoi giocatori per questa sfida decisiva e bolla le sue dimissioni come chiacchiere da bar

Il tecnico Gennaro Gattuso ha così parlato nella conferenza stampa della vigilia di Milan-Lazio: «E’ un dovere per noi mandare a casa felici i tifosi. Ho letto che a San Siro ci sono stati più di due milioni di tifosi: è un numero incredibile, c’è entusiasmo. Come dico sempre, dobbiamo però essere bravi noi. I 60.000 sono una responsabilità per noi, dobbiamo farli gasare».

Sulla Lazio: «E’ una squadra che assomiglia alla Juventus, sono molto fisici e riempiono bene il campo. Domani non basta saper giocare solo bene, servono cattiveria agonistica e voglia. Dovremo riuscire a giocare a calcio nel miglior modo possibile, senza dimenticarci che – da quando io sono allenatore – abbiamo sempre fatto fatica contro la Lazio, a livello tecnico ma anche fisico».

Sul Milan che vorrebbe vedere: «Mi accontenterei di rivedere la prestazione contro la Juventus. Non voglio gli stessi errori, ma serve una squadra che si aiuta e crede in quello che fa».

Sulla preparazione alla partita: «Degli arbitri avete parlato voi, non io. Si è parlato abbastanza, non dev’essere un alibi. Oggi è troppo facile andare alla ricerca degli alibi. Ci sono stati degli errori, anche nostri, ma dobbiamo fare meno errori possibili e preparare le partite».

Su Rocchi: «Perfetto, è una garanzia. E’ un arbitro internazionale da diverso tempo, ma solo in Italia facciamo questi discorsi. Non dobbiamo avere paura della malafede degli arbitri, dobbiamo giocare e rispettare il loro lavoro».

Sulle possibili dimissioni: «Mi sembra assurdo. Avete ascoltato tutti le parole di Gattuso, le ho apprezzate molto. Ho due anni di contratto, l’obiettivo di tutti è riuscire a tornare in Champions League. Il resto sono chiacchiere da bar. Totti? Non lo sento da 4-5 mesi, l’ho chiamato quando ha compiuto gli anni. Sono un tesserato del Milan, non posso parlare con altre società. Sono un professionista, devo tanto a questa squadra. Sarebbe da sciocchi mancare di rispetto ad un club che mi ha dato tanto».

Se può bastare un pareggio: «Dobbiamo pensare a vincere, la Lazio ci ha sempre messo in difficoltà».

Su possibili novità in difesa (Caldara): «Vediamo domani».

Su chi potrebbe essere protagonista da qui a fine stagione: «La squadra. Certo, mi piacerebbe rivedere il Suso delle prime 10-15 partite. Vorrei rivedere la sua qualità, anche se contro la Juve ha fatto vedere qualcosa».

Sugli infortunati: «Donnarumma settimana prossima dovrebbe essere dei nostri. Paquetà sta migliorando tantissimo, domani correrà sulla sabbia. Vedremo settimana prossima come starà».

Sulle parole di Sabatini: «Non le ho lette, ma Sampdoria-Roma l’ho vista. E’ stata una partita aperta, dove un episodio ha avvantaggiato la Roma».

Sulle rivali: «L’Atalanta ha grande fisicità e grande tecnica, sembrano non fare fatica quando giocano. Hanno grande mentalità, sono unici nel loro gioco. E’ una squadra che mi piace tantissimo, sono molto in forma».

Sul portiere che tocca molti palloni: «Se vuoi costruire dal basso, devi per forza fare così. Non rallenta il gioco. Ci sono pochi portieri che imbucano come Donnarumma».

Sulla Uefa: «Rispondo sulle mie responsabilità, quelle del campo. Abbiamo una grandissima società, con grandi uomini che lavorano per il suo bene. Sono tranquillo, non è un mio problema. C’è gente che ha studiato, molto preparata. Sulla questione Uefa sono tranquillo. Responsabilità? La sento, come tutti gli allenatori. Qui un po’ di più perché ho giocato e vinto tanto, ma ho sempre pensato che io mi trovo a mio agio quando le cose non vanno bene. Non ho paura, vivo male quando si vince e c’è troppa allegria».

Sui calci d’angolo poco fruttuosi: «Non faccio il mago, non avevo garantito nulla. Io so settimanalmente quante sedute facciamo dedicate ai calci piazzati. Se poi un corner o una punizione viene calciato bene o male, non posso garantirlo. Son d’accordo sul fatto che non calciamo bene. Se Suso o Calhanoglu non riescono ad alzare il pallone, è un problema del giocatore. Anche io mi arrabbio, ma cosa posso fare? Forse devo mettermi vicino a loro con una frusta».

Se serve un giocatore di esperienza: «Quando le cose non vanno bene, è facile dire cosa ci manca. Stiamo facendo un percorso con tutti i giocatori, siamo giovani. Solo le partite possono farci migliorare. Abbiamo più mentalità dell’anno scorso, possiamo solo migliorare».

Se domani è una prova del nove: «Domani è una partita importante, dobbiamo dare continuità a quello che abbiamo fatto vedere contro la Juventus. Non dobbiamo vedere solo se siamo usciti dal tunnel, ma dobbiamo essere lucidi».

Su Borini: «Titolare? Domani vediamo».

Su cosa si aspetta: «Serve una partita gagliarda, dobbiamo tenere botta. La Lazio fa perdere tante energie».

Sul centrocampo: «L’ho visto bene. Abbiamo giocato bene a livello quantitativo, spero che domani facciano un’altra grande partita, perché il centrocampo è il cuore di una squadra».

Su Conti: «Oggi si è allenato a parte, la coscia non andava molto bene. Speriamo possa stare bene, è un giocatore che in questo momento ci può far comodo».

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