HANNO DETTO
Costacurta duro sulla comunicazione di Conte! Le parole non passano inosservate
Costacurta duro sulla comunicazione di Conte! Le parole non passano inosservate. Segui le ultimissime sui rossoneri
La comunicazione pubblica dell’allenatore Antonio Conte è finita sotto la lente d’ingrandimento, in particolare quella che arriva attraverso i canali mediatici. A esprimersi in modo diretto e critico è stato l’ex difensore e bandiera del Milan, Alessandro Costacurta, durante il suo intervento su Sky Sport. Il commentatore, forte della sua lunga esperienza nel calcio giocato, ha espresso il suo personale fastidio per le frasi che il tecnico pugliese rilascia spesso in conferenza stampa.
Conte e il “Filtro” Comunicativo: L’Analogia con Capello
Costacurta, che in carriera è stato compagno di squadra di Conte, crede che ciò che viene percepito all’esterno sia una comunicazione parziale. Sebbene riconosca che il messaggio più importante sia quello destinato ai giocatori – e che quindi ci sia una parte non percepita da noi – l’ex rossonero ritiene che lo stile esterno sia diventato “noioso”.
Il paragone, per spiegare questo metodo, è con un altro grande stratega del calcio: Fabio Capello.
“Capello quando voleva dire delle cose alla stampa le diceva, ma a noi toglieva o aggiungeva,” ha spiegato l’ex centrale del Diavolo. “Credo che Antonio vada un po’ in quella direzione e che aggiunga poi davanti ai suoi altre cose che noi non sappiamo nello spogliatoio. Quella non è una comunicazione convincente, posso dirlo.”
Stile “Non Funziona Più” per l’Esterno
Nonostante la forte amicizia e la stima per la capacità di Conte di “smuovere i suoi uomini” a porte chiuse, l’analisi di Costacurta si concentra sull’effetto che questa dialettica ha sugli addetti ai lavori e sul pubblico. Per l’esterno, il giudizio è lapidario:
“A me annnoiano un pochino quelle frasi lì, ma sono sicuro che dica altro nello spogliatoio e che riesca ancora a smuovere i suoi uomini,” ha ribadito il campione del mondo. E sull’efficacia esterna, la conclusione è netta: “All’esterno non funziona? E no, noi non ne possiamo più, possiamo dirlo?”
Nel frattempo, il Milan, sotto la guida di Massimiliano Allegri, il carismatico tecnico livornese, e del nuovo direttore sportivo Igli Tare, l’ex dirigente della Lazio, procede con una gestione comunicativa che si auspica più lineare e meno incline a queste “strategie parziali”.
