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Conferenza stampa Mourinho: «Come giocheremo domani? A Pioli piacerebbe la risposta»

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José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Milan Roma. Ecco le parole dell’allenatore giallorosso

José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Milan Roma. Ecco le parole dell’allenatore giallorosso:

RUI PATRICIO – «È pronto per giocare. Non si è allenato due giorni perché ha avuto un problema alla schiena. Oggi si è allenato e domani è pronto. Fuzato non ci sarà. Poi prendiamo Boer e Mastrantonio»

COME STA LA SQUADRA – «È stata una settimana di vacanze ma anche di lavoro. Penso che abbiamo lavorato bene. Quindici giorni senza competizioni ti fa perdere qualcosa a livello di intensità di gioco, ma stiamo bene. L’unico giocatore che continua nel suo recupero è Spinazzola. Dopo 15 giorni senza calcio è meglio incontrare una squadra così, perché trovi facilmente la concentrazione».

UN CLUB CHE NON ALLENEREBBE MAI – «Non credo che ci sia una Roma prima di me e dopo di me. La vera storia è fatta di trofei. Si può fare un grande lavoro senza coppe, ci sono tanti allenatori che fanno lavori fantastici senza vincere. In questo senso ti dico che sento che sto facendo un grande lavoro qui. Per lasciare il nome qui però bisogna vincere dei trofei che noi non abbiamo. Ok che sono solo sei mesi, ma siamo lontani. Allenare altri club? Siamo professionisti, dire di non poter allenare altri club è duro ed è un rischio, ma ci sono dei club per i quali puoi dire no, e non lo dici per mancanza di rispetto, ma per il tipo di storia tra il club che hai allenato prima e quello che arriva. Per dire che dopo il 2010 il primo club italiano che ha parlato con me non è stata la Roma. La Roma si poteva accettare e l’altro no. Non è una mancanza di rispetto, ma per esempio non posso mai allenare la Lazio. Non è una mancanza di rispetto, è un club della stessa città, con cui ho un rapporto positivo. Sicuramente loro pensano lo stesso di me, però sono cose nell’aspetto professionale, mai nella mancanza di rispetto. Per esempio non ho mai avuto un problema col Milan, magari una battuta. Puoi partire sempre dal rispetto, ma ci sono dei club che non puoi allenare».

CALCIATORI NON VACCINATI – «Sono cose private, per noi questo è sacrosanto. Qualche giocatore ha avuto il covid e ha chiesto la privacy, lo stesso con qualche giocatore che può non essere vaccinato. Ma la legge è la legge, dal momento in cui il Governo decide la decisione va rispettata, vogliamo giocatori che rispettino la legge e che possano giocare. Non penso avremo problemi».

MAITLAND NILES – «Non me la sento di parlare di lui, non è un nostro giocatore in questo momento. Sono felice di parlare quando sarà ufficiale, ora posso dire che è cresciuto vicino a me, nell’Arsenal, mentre io ero al Chelsea, al Tottenham e al Manchester United. Il profilo del nostro mercato è conosciuto, non sarà simile a quello di Atalanta e Fiorentina, dovremo migliorare la rosa con 1-2 giocatori in prestito. Karsdorp ha giocato tutti i minuti, quando era squalificato non eravamo una squadra. Eravamo squilibrati, persi, c’era Ibanez di qua, lì ovviamente come terzino di destra o come ala di destra abbiamo bisogno, e il direttore Tiago e la società stanno lavorando per questo, per cercare un profilo di giocatore che possa arrivare in prestito, per cui il club pensa che un prestito sia positivo. All’Arsenal il titolare e Tomiyasu, poi hanno Cedric e Chambers. È vero che cerchiamo di prenderlo, ma vediamo. Se viene uno già si respira un po’ meglio, vediamo perché il mercato è aperto per praticamente un mese. Se riusciamo a fare questo nella prima settimana di gennaio c’è speranza per un secondo arrivo».

PELLEGRINI – «Ha recuperato bene, non ha avuto le stesse vacanze degli altri, ha avuto 4 giorni di meno. Dal 30 che siamo arrivati tutti sta lavorando normalmente Può giocare? Sì. Può giocare 90 minuti? Non credo, non sarebbe l’opzione migliore avendo una partita domenica. Non è un problema iniziare la partita. La coesistenza con gli altri giocatori è un problema che non ho mai, è un problema che mi piace tanto avere. Il problema che non mi piace è non avere opzioni. Se abbiamo questi giocatori più Villar e Bove, che possono giocare, per noi è un buon problema».

CASI COVID – «Non piace vederla in questo modo. Quando una squadra ha 3-4 infortuni con giocatori importanti il risultato non è falsato. Ci sono delle regole, certo sarebbe un’ingiustizia far giocare una squadra senza portiere qualora fossero tutti fuori. Ci deve essere un numero minimo di calciatori. Secondo la Uefa ci devono essere almeno 13 giocatori di cui un portiere per giocare. Dispiace per i tifosi perché dal 75% siamo passati al 50%».

ABRAHAM – «Non mi piace mai paragonare i giocatori. Soprattuto quando c’è da una parte chi cerca di costruire la sua storia. Lasciamo Tammy tranquillo. Zlatan è Zlatan e ha una storia diversa».

TATTICA – «A me piace la tua domanda, perché è una domanda di una persona che ha letto le partite, che capisce. Penso che a Pioli piacerebbe sentire la risposta (ride, ndr). Quello che dici è vero, hanno fatto un gioco passivo nel modo di gestire il pallone dietro, quello che dici è vero, ma dirti quello che abbiamo preparato… la domanda è bella, ma la risposta è brutta (ride, ndr). A volte vuoi fare delle cose ma non riesci a farlo. Abbiamo analizzato le partite, cercheremo di fare un risultato diverso rispetto all’andata»

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