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Mercato Milan: colpo in chiusura a gennaio? Ecco cosa bolle in pentola
Dopo l’8º posto dello scorso campionato (63 punti, 61 gol fatti e 43 subiti), il Milan ha cambiato rotta: Allegri in panchina e Tare in cabina di regia. Con la finestra invernale aperta dal 2 gennaio al 2 febbraio 2026, la priorità è rinforzare difesa e attacco con profili già pronti per incidere subito.
Il Milan si muove con un’idea chiara: dare ad Allegri i tasselli che mancano per fare subito un salto in classifica. In una Serie A sempre più compatta, con le quote Serie A che cambiano a ogni giornata, il club lavora su un colpo in difesa e uno in attacco, con l’impressione che il primo sia più vicino alla “chiusura” di gennaio. La regia è affidata al nuovo direttore sportivo Igli Tare, mentre Allegri detta le priorità: centrale esperto e un 9 di peso.
Perché il Milan spinge ora e non (solo) in estate
L’estate ha segnato l’inizio del nuovo corso: Tare ufficiale a fine maggio, Allegri annunciato il 30 maggio. Il club ha impostato una programmazione in due tempi: riparare a gennaio, calibrare in profondità a giugno. Il contesto conta: l’ultimo campionato chiuso all’8º posto e l’assenza dalle coppe hanno reso l’impatto immediato una priorità, anche per ragioni di ricavi e posizionamento.
Oggi gli indizi portano a un centrale. Nelle scorse settimane sono emersi con forza due nomi: Joe Gomez (Liverpool) e Mario Gila (Lazio). Su Gomez, fonti italiane quotate raccontano contatti riaperti in vista di gennaio; resta da capire la posizione dei Reds. Gila è l’opzione “di sistema”: profilo aggressivo, già rodato in Serie A, economicamente più accessibile. L’idea di fondo è chiara: aggiungere esperienza per affiancare Tomori e dare continuità al reparto.
Possibili obiettivi in difesa:
- Joe Gomez: esperienza internazionale, trattativa legata alle scelte del Liverpool e ai tempi del mercato inglese.
- Mario Gila: valutazione positiva da parte dello staff rossonero, via percorribile se si trovano le condizioni con la Lazio.
Allegri vuole anche un 9: sogni, alternative e incastri di gennaio
L’altro fronte è l’attacco. Il nome che scalda i dibattiti resta Dusan Vlahovic: suggestione complicata per costi e concorrenza, e infatti negli ultimi giorni le indiscrezioni lo danno più lontano. Tra le piste “di progetto” è circolato anche Nicolò Tresoldi, profilo giovane e duttile in area. Qui la strategia è di opportunità: occasione giusta a gennaio o rinvio a giugno se non si allineano cifre e incastri.
Possibili obiettivi in attacco:
- Dusan Vlahovic: affare top ma complesso sul piano economico.
- Nicolò Tresoldi: investimento sostenibile, adatto a ruotare con un 9 più strutturato.
Rinnovi come leva tecnica: Tomori verso la firma, Maignan da monitorare
Parallelamente, il Milan lavora sui rinnovi per blindare i perni del gruppo. Il dossier più avanzato è Fikayo Tomori: fonti concordi parlano di trattativa spedita e possibile stretta entro Natale. Sul fronte Maignan, invece, lo scenario è più sfumato: dialogo riaperto ma non semplice, con la dirigenza che tiene vivi piani alternativi per il futuro. Stabilizzare i leader oggi rende più mirato l’investimento di gennaio.
Date, formule e scenari: come si chiude davvero a gennaio
La sessione invernale di Serie A si svolge dal 2 gennaio al 2 febbraio 2026: un mese per piazzare il colpo. Le formule sul tavolo sono le classiche di metà stagione: prestito con diritto/obbligo, più eventuali scambi per alleggerire il monte ingaggi. L’orientamento rossonero, raccontato da più testate, resta pragmatico: priorità al centrale, poi si valuta l’attacco in base alle occasioni e ai movimenti altrui. In sintesi: difesa avanti, attacco in scia.
Il Milan si presenta al mercato di gennaio con un piano semplice e leggibile: dare ad Allegri un difensore pronto subito e tenere il radar acceso per un centravanti se l’opportunità si materializza alle giuste condizioni. Il lavoro di Tare è già visibile nell’ordine delle priorità e nelle tracce seguite. Se il “colpo” arriverà davvero entro la finestra invernale, i segnali dicono che partirà dalla linea difensiva: mossa coerente con l’idea di squadra e con le necessità di classifica. Poi, a ruota, l’attacco.
