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Milan, benvenuto Ricci: perché Samuele serve così tanto ad Allegri?
Samuele Ricci, classe 2001, è un centrocampista italiano che ha dimostrato in pochi anni di possedere le qualità tecniche, tattiche e caratteriali giuste per incidere ad alto livello. Cresciuto nel vivaio dell’Empoli, ha esordito giovanissimo in Serie B e si è imposto rapidamente anche in Serie A. Il Torino lo ha acquistato nel gennaio 2022 e da quel momento Ricci è diventato una pedina fondamentale nel centrocampo granata, accumulando esperienza e responsabilità, fino a diventare uno dei profili più interessanti nel panorama nazionale.
Ricci, un profilo ricco di potenziale
La sua crescita non è stata solo quantitativa, ma soprattutto qualitativa. Ricci ha affinato il suo stile, passando dall’essere un giovane regista promettente ad un centrocampista completo, capace di leggere il gioco, di dettare i tempi e di offrire copertura difensiva. La sua intelligenza tattica lo rende un elemento prezioso, in grado di adattarsi a diversi sistemi di gioco e di interpretare più ruoli in mezzo al campo. Il suo ruolo naturale resta quello di regista basso, dove può sfruttare la sua visione di gioco e un controllo di palla pulito ed efficace. In questa posizione ha già mostrato maturità e ordine: due qualità fondamentali per chi ha il compito di dare equilibrio ad una squadra, e che sono tremendamente mancate al Milan lo scorso anno.
Il Milan, dopo l’addio di Tijjani Reijnders, si trova in una fase molto delicata, improntata alla ricostruzione del proprio centrocampo. La necessità di inserire un giocatore in grado di gestire i ritmi, costruire l’azione e garantire un’ottima copertura in fase difensiva è diventata prioritaria. I rossoneri, infatti, per tornare competitivi per lo scudetto e per le quote scommesse Serie A, devono tassativamente partire proprio dalla mediana. Molti dei gol presi lo scorso anno, non a caso, sono arrivati a causa dell’assenza di un filtro al centro, e di un giocatore capace di ripulire le palle sporche senza perderle.
In questo contesto, l’arrivo di Ricci rappresenta una scelta coerente con la nuova filosofia del club, che punta a costruire un progetto tecnico sostenibile, valorizzando giovani italiani di prospettiva. Il Milan, sotto la guida di Massimiliano Allegri, ha bisogno di un regista in grado di coniugare tecnica e disciplina tattica. Ricci, per caratteristiche, risponde perfettamente a queste esigenze, ed ecco spiegato il suo arrivo alla corte rossonera.
L’importanza di Ricci per Allegri
Allegri è un allenatore che richiede ai suoi centrocampisti equilibrio, senso della posizione e capacità di leggere le diverse fasi della partita. Ricci ha già dimostrato di poter interpretare questi compiti, sia nel Torino sia nelle apparizioni con la Nazionale maggiore, durante le quali Luciano Spalletti lo ha schierato con successo davanti alla difesa. In quelle occasioni, il giovane centrocampista ha evidenziato una grande lucidità nelle giocate, un’ottima pulizia nei passaggi e una buona capacità di reggere la pressione.
Un altro aspetto importante riguarda la possibilità di affiancare Ricci ad un giocatore di grande esperienza come Luka Modrić. La presenza del centrocampista croato offrirebbe a Ricci un punto di riferimento tecnico e umano, accelerando il suo processo di crescita. L’inserimento al fianco di un fuoriclasse abituato a primeggiare in ambito internazionale rappresenterebbe un’opportunità preziosa: consentirebbe a Ricci di acquisire nuove competenze e rafforzare la propria leadership in campo.
