Pioli Milan, Jacobelli: «Sicuri che esonerarlo sia la mossa giusta?»
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Pioli Milan, Jacobelli domanda: «Sicuri che esonerarlo sia la mossa giusta? Il problema per me è un altro»

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Pioli-Milan, Xavier Jacobelli, noto giornalista, ha parlato del sempre più probabile addio del tecnico: le dichiarazioni

Dalle colonne di Tuttosport, Xavier Jacobelli ha parlato così del possibile addio di Stefano Pioli dalla panchina del Milan:

PAROLE – «Le cronache di queste ore considerano un separato in casa fino al 26 maggio, il tecnico del diciannovesimo scudetto. Ogni giorno, il casting per la successione registra nuovi ingressi. Per ora siamo a quota sei: in ordine alfabetico, Conte, Fonseca, Lopetegui, Tedesco, Gallardo, Galtier, con Lopetegui al momento in pole. Alla fine della fiera, Cardinale pronuncerà l’ultima parola dopo avere consultato Ibrahimovic, Moncada e Furlani, ma, tecnicamente, a decidere sarà Zlatan che da quando ha assunto il nuovo ruolo, brilla per il suo silenzio eloquente che fa pendant con la sua onnipresenza in società e al seguito della squadra. Come tutte le cose che fa, Ibrahimovic ama farle bene e non è un modo di dire. La moltitudine che compone la giuria popolare nei social bar della Rete ha già mostrato pollice verso a Pioli. Che, sicuramente ha commesso diversi errori (per esempio, la rinuncia a De Ketelaere: in rossonero non gli è mai stato trovato il ruolo adatto; nell’Atalanta, invece, è stato rigenerato da Gasperini). Tutto ciò premesso e ricordato come soltanto chi non fa non sbaglia, ai milanisti smemorati, agli imbufaliti per il sesto derby perso di fila, a chi reclama un nuovo allenatore, giova ricordare il curriculum milanista del signore emiliano. Il quale non si è mai nascosto dietro un dito, si è sempre assunto le sue responsabilità, ha fatto da parafulmine alla squadra anche quando la squadra l’ha piantato in asso sul campo, contro la Roma due volte e contro l’Inter. Sicuri che salutare Pioli sia la mossa migliore? Non sarebbe invece il caso, sul mercato, di cercare un difensore da Milan, un regista da Milan e una punta da Milan, capace di andare in doppia cifra poiché Giroud il 26 maggio saluterà per trasferirsi a Los Angeles? Giroud, 37 anni, 47 gol in 127 partite, un mostruoso esempio di longevità agonistica e di professionalità. In questa stagione è andato in doppia cifra, come Pulisic, acquisto felice (44 presenze, 13 gol fra campionato e coppe) e Leao (42 presenze, 13 gol), l’americano e il portoghese da considerarsi incedibili e punti di riferimento assoluti per la ripartenza. Pioli vanta il secondo attacco del campionato (64 gol) e la seconda peggior difesa fra le prime otto della classifica (39 gol incassati in 33 giornate). Vuol dire che Pioli ha dato un gioco offensivo alla squadra, ma si è ritrovato con una retroguardia fragile se commisurata alle ambizioni societarie».

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