Piatek, niente allarmismi ma la "maledizione della 9" continua
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Editoriali

Piatek, niente allarmismi ma la “maledizione della 9” continua

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Il Milan ha oggi concluso il proprio precampionato pareggiando contro il Cesena (serie C): la maledizione della 9 continua con Piatek

Si conclude con un deludente pareggio a Cesena (Serie C) la preparazione del Milan alla stagione 2019/20: 6 partite un solo successo (2-0 ai kosovari del Feronikeli) e “solo” 4 reti segnate. Forse è proprio questo il dato più preoccupante perché, è vero, il Milan ha affrontato in questo precampionato alcune squadre blasonate come Bayern, Benfica e Manchester United ma dall’altro lato è troppo poco riuscire a mettere a segno solo due reti contro Cesena e il già citato Feronikeli.

La maledizione continua

Quattro reti che non portano la firma di alcun attaccante: Piatek e Castillejo, titolari in quasi tutte le gare disputare dal Milan, sono infatti rimasti a secco per tutta l’estate. Se da un lato lo spagnolo può anche sentirsi deresponsabilizzato perché fuori ruolo e (forse) fuori progetto, non può certo dirsi lo stesso per Piatek chiamato a guidare l’offensiva rossonera nella prossima stagione. Ad affiancarlo in campionato dovrebbe essere uno tra Rafael Leao e Angel Correa ma da lui ci si deve aspettare obbligatoriamente di più perché i rossoneri non possono in alcun modo permettersi un nuovo “fallimento del 9” in questa stagione.

In attacco non si salva nessuno

Chi invece, con una certa continuità, continua a deludere in rossonero è André Silva: la speranza di Maldini, Boban e Massara nelle ultime due uscite sarà stata sicuramente quella di sperare che Monaco, Siviglia e Valencia non stessero seguendo le prestazioni del numero 27, pessimo ed evanescente come sempre. Nell’attesa che Jorge Mendes compia il miracolo e che la dirigenza possa presto regalarsi un attaccante di rilievo come Correa, il Milan deve ora però partire con quello che ha già in mano.

I lati positivi

Accanto ai lati negativi di questo precampionato infatti ci sono anche degli aspetti positivi come ad esempio le buone (tranne stasera contro il Cesena) prestazioni di Suso nel ruolo di trequartista e l’ottimo inserimento di Paquetà tornato da pochi giorni in gruppo. Bene anche l’assetto difensivo con Romagnoli e Musacchio che continuano a comporre la linea difensiva più affidabile nella batteria di centrali rossoneri in attesa del rientro di Caldara e la crescita dal punto di vista tattico di Duarte. Rafael Leao, a riposo questa sera, come Bennacer e Theo Hernandez (attualmente infortunato) sono tre elementi che potrebbero radicalmente cambiare il volto al Milan di Giampaolo ma per domenica contro l’Udinese occorrerà fare di necessità virtù sperando che la “maledizione della 9” possa finalmente finire una volta per tutte.

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