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Leao e il feeling con Allegri! Quel dettaglio non è passato inosservato, il portoghese per la prima volta deve vedersela con… Ultimissime

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Leao sta instaurando un importante feeling con Allegri: il tecnico vuole incidere sull’aspetto mentale del talento portoghese

Il rendimento di Rafael Leão e le sue clamorose occasioni sprecate contro la Juventus continuano a dominare il dibattito in casa Milan. Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Luca Bianchin, che segue da vicino le vicende rossonere, è intervenuto nel podcast La Tripletta per analizzare la performance del numero 10 portoghese, ma soprattutto per riflettere sul potenziale impatto di Massimiliano Allegri sulla sua mentalità.

Bianchin ha focalizzato l’attenzione su un aspetto cruciale della carriera di Leão: la mancanza di un tecnico che abbia saputo gestirlo con il pugno di ferro.


Leão E La Ricerca Dell’Allenatore “Cattivo”

Secondo il giornalista, il problema di Leão non è solo fisico o tecnico, ma profondamente mentale, e richiede un approccio gestionale finora assente. Luca Bianchin lascia aperta una “porticina” sulla possibilità che Allegri riesca a innescare la svolta decisiva:

«Mentalmente lascio aperta una porticina perché Leao non ha mai trovato un allenatore cattivo, se non Conceiçao con cui però il feeling è andato giù dopo due settimane: Pioli bastone e carota ma molto più carota. Non ha mai trovato un allenatore duro: Allegri, anche lui non un sergente di ferro, sa essere duro e mi aspetto che da questo punto di vista ci provi».

Questa analisi è significativa. Sebbene Sérgio Conceição avesse provato a usare la durezza per stimolare Leão, i tentativi non hanno avuto successo a lungo termine. Ora, l’attesa è tutta per Massimiliano Allegri, che pur non essendo un “sergente di ferro” (come si addice anche a un tecnico che deve gestire campioni come Luka Modrić), è noto per la sua schietta energia e per l’esigenza di massima concentrazione (come dimostrato dal virale “non mi fare incazzare” a Torino).


La Missione Di Allegri E Il Ruolo Di Igli Tare

La missione di Massimiliano Allegri sul “caso” Leão è dunque chiara: trasformare il suo talento purissimo in una “fatale ossessione per il gol” attraverso l’imposizione di una disciplina finora sconosciuta al portoghese. Il DS Igli Tare supporta la linea del tecnico, sapendo che il Milan ha bisogno del miglior Leão per la corsa Scudetto.

Il recupero di Leão dalla sua inadeguatezza emotiva è la sfida più grande di questa sosta per le Nazionali. Se Allegri riuscirà a essere il primo allenatore a infondere la necessaria cattiveria e concretezza nel numero 10 il Milan avrà trovato l’uomo decisivo per il successo. Se, al contrario, anche l’approccio di Allegri dovesse fallire, si confermerebbe l’ipotesi che il Milan abbia gli attaccanti per poterne fare a meno.

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