Donadoni Milan: l'ex Bologna potrebbe non essere la scelta giusta
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Il “Milan ai milanisti” forse non è un valore aggiunto

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E’ proprio necessario che a guidare il Milan sia sempre un ex rossonero? La storia recente dice che non è sempre positivo

Per anni durante l’era di Silvio Berlusconi abbiamo sentito parlare di “Milan ai milanisti”. Questo approccio è sempre piaciuto ai tifosi perché solo gli ex rossoneri possono comprendere appieno i valori del club e impegnarsi al massimo per garantire alla squadra la possibilità di competere ai massimi livelli in Italia e in campo internazionale. La verità è che le uniche scommesse vinte da questa filosofia sono state Fabio Capello, Carlo Ancelotti e Leonardo. In anni recenti i milanisti tornati in seno al club hanno sostanzialmente fallito tutti. Il primo a sedersi in panchina dopo l’addio dell’attuale allenatore del Napoli è nel 2014 stato Clarence Seedorf, sostituto dell’esonerato Massimiliano Allegri. In quella stagione il Milan chiude il campionato all’ottavo posto in classifica e per la prima volta da 15 anni a questa parte non si qualifica nelle coppe europee. All’olandese succede Filippo Inzaghi che porta la squadra al decimo posto in Serie A. Dopo la parentesi di Sinisa Mihajlovic è Cristian Brocchi a sedersi sulla panchina rossonera. La squadra sotto la guida dell’ex centrocampista arriva al sesto posto in campionato e perde la finale di Coppa Italia con la Juventus. Bisogna anche dire che tutti questi tecnici seppur non abbiano ottenuto risultati esaltanti sono stati coinvolti nelle travagliate vicende societarie del club, a partire dagli ultimi anni di magra dell’era Berlusconi fino al sciagurata gestione di Yonghong Li. L’ultimo cuore rossonero ad allenare il Milan è Gennaro Gattuso. Nella scorsa stagione grazie all’arrivo di “Ringhio” il club trova la seconda qualificazione consecutiva in Europa League e fino al derby di domenica scorsa il tecnico non sembrava in discussione.

Oggi è trapelata la notizia che il direttore generale Leonardo abbia contattato Roberto Donadoni per poter sostituire Gattuso e mantenere viva la filosofia del “Milan ai milanisti”. L’ex allenatore del Bologna è la scelta giusta? Il palmares del tecnico non è propriamente eccezionale se non si considera l’esperienza comunque positiva in Nazionale. L’anno scorso Donadoni ha portato i rossoblu alla salvezza ma viene comunque esonerato per essere sostituito proprio dall’ex rossonero Inzaghi. Negli ultimi mesi si è molto parlato di un possibile arrivo di Antonio Conte e forse rompere con la tradizione potrebbe essere positivo per i rossoneri.

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