Giroud, parte 1: «Sogno lo scudetto al Milan undici anni dopo l'ultimo»
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Giroud, parte 1: «Sogno lo scudetto al Milan undici anni dopo l’ultimo»

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Giroud, parte 1: «Sogno lo scudetto al Milan undici anni dopo l’ultimo». Le parole del francese dei rossoneri

Olivier Giroud, attaccante del Milan, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dal ritiro della Nazionale francese.

NAZIONALE – «Se sono qui, lo devo alle prestazioni con il Milan, dove mi sono integrato al meglio, ma anche al lavoro quotidiano con il magnifico gruppo di compagni, e con lo staff di Pioli».

SCUDETTO – «L’Inter non è affondata e rimane un pericolo come il Napoli e la Juve. Siamo coscienti che lo scudetto sia alla portata, ma bisogna rimanere lucidi, umili, continuare a lavorare duro fino alla fine. Abbiamo solo delle finali da giocare, le affronteremo al 200 per cento per realizzare il nostro obiettivo che poi è anche un sogno: riportare al Milan lo scudetto, undici anni dopo l’ultimo».

COME SHEVA – «Non è la Premier? Andrebbe bene lo stesso, da ragazzo seguivo molto l’Arsenal dei francesi, ma tifavo molto il Milan del mio giocatore preferito Shevchenko. Sarei davvero fiero di fare vincere il Milan come lui».

SQUADRA – «C’è una perfetta alchimia tra i giocatori di esperienza e i giovani. Vedo gli ingredienti giusti e il giusto equilibrio che mi fa ben sperare. Non nego che allora c’erano grandi star come Ronaldinho, Pirlo, Nesta, Seedorf, Inzaghi. Insomma era il grande Milan ma anche questo Milan ha qualche nome importante e soprattutto molti giovani che fanno ben sperare per il futuro».

IBRAHIMOVIC – «Gli ho raccontato che i miei amici mi regalarono la sua maglia del Barcellona. Ci ha riso un po’ su senza prendermi troppo in giro. Allora ero agli inizi e lui già al top. Mi piaceva per lo stile e la personalità in campo. Sono fiero di poterci lavorare insieme, imparare ogni giorno anche da lui. E’ quasi un fratello maggiore e un elemento molto importante per tutti»

A LUNGO AL MILAN – «Condividiamo la stessa voglia e determinazione di andare oltre i limiti e continuare a dare il nostro contributo. Non so se giocherò fino a quarant’anni, ma voglio rimanere al vertice finché il fisico me lo permette. Mentalmente sono già pronto. Al Milan sto bene, i tifosi mi hanno accolto benissimo, ho sfruttato al meglio questa opportunità ritagliandomi il mio spazio. E’ chiaro che sul medio periodo ho voglia di restare per un altro po’ al Milan».

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