Paquetà tre giornate di squalifica. Ma Bonucci con Rizzoli lo ricordate?
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Tre giornate a Paquetà. Ma Bonucci con Rizzoli lo ricordate?

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Mano pesante con Lucas Paquetà: tre giornate! Ma Bonucci e soci possono fare sempre quello che vogliono

C’è la netta sensazione che gli arbitri ce l’abbiamo un po’ con il Milan. Non è certo un alibi alle pessime prestazioni degli ultimi tempi né alla mancanza di disciplina dei nostri giocatori. Di certo quando c’è da punire i rossoneri, i direttori di gara non si tirano certo indietro. È stato il caso di Romagnoli che ha rimediato un’espulsione contro il Torino per un applauso innocuo (quanti ne vediamo ogni domenica?). Del resto lo stesso tipo di proteste, con altre squadre, vengono tollerate.

E cosa dire del rosso ad Higuain contro la Juventus nel girone d’andata? Dopo un giallo ingiusto (l’argentino non aveva nemmeno commesso fallo), è arrivata anche la massima sanzione.

Ieri l’ennesima dimostrazione. Paquetà subisce fallo a centrocampo, si trova in mezzo ad una discussione e Di Bello estrae inspiegabilmente il giallo per il brasiliano. Da lì la reazione ingenua e immatura del rossonero che smanaccia con l’arbitro e rimedia l’espulsione. Il Giudice Sportivo oggi non ha tenuto conto di attenuanti e ha decretato le tre giornate di squalifica. Quando Bonucci, invece, dava testate a Rizzoli nessuno si accorgeva di nulla. Anzi, in seguito l’arbitro protagonista dell’episodio disse: «Bonucci non mi ha dato nessuna testata. Sono stato io a spingerlo, per allontanarlo dal giudice di linea. Il giocatore ha semplicemente esagerato nelle proteste. Non c’è stata testa contro testa, le immagini non danno il senso vero di quel che è successo. Ci fosse stata la testata, non mi sarei limitato al cartellino giallo».

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