Sacchi: "Gullit il simbolo del mio Milan, ecco cosa disse a Berlusconi..." - Milan News 24
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2015

Sacchi: “Gullit il simbolo del mio Milan, ecco cosa disse a Berlusconi…”

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Arrigo Sacchi, in occasione del suo compleanno, ha presentato il libro sulla sua filosofia di calcio soffermandosi in particolar modo sul Milan degli olandesi: “Penso che Gullit possa essere considerato il simbolo del mio Milan. Aveva una grande potenza dal punto di vista fisico e sapeva anche essere un punto di riferimento per i compagni. Quando partiva in progressione si portava via anche il vento. Era anche un donnaiolo: una volta rispose per le rime a Berlusconi, che aveva chiesto ai giocatori 30 giorni di astinenza prima della finale di Coppa dei Campioni, dicendogli “Dottore io con le palle piene non riesco a correre”. Ed anche sulla sua esperienza sulla panchina della Nazionale tricolore: “Non fu assolutamente Berlusconi a consigliarmi per la panchina della Nazionale. Con gli Azzurri avevo già un accordo dal 1991, ma subentrai a Vicini solamente nel 1992. In quel periodo Berlusconi mi continuò a pagare solamente perchè aveva paura che potessi dire sì alla Juventus di Montezemolo. USA 94? Quella squadra fece il massimo delle sue possibilità, alla fine il Brasile meritò di vincere più di noi quella Coppa. Io comunque non ne feci una tragedia”. Elogi per Ancelotti e Conte, un po’ meno per Fabio Capello: “Quando sei Ct non hai tempo per preparare al meglio i giocatori, capisco le lamentele di Conte. Sia lui che Ancelotti sono gli allenatori che stanno riuscendo a cambiare il calcio italiano, puntando sul modo di giocare offensivo. Capello è bravo, ma il suo è un calcio più tradizionale e difensivo”.

 

 

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