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Razzismo, Boateng: parole dure di chi ha provato quel dolore

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Boateng interviene sulla questione razzismo, lui che anni fa fu costretto a provare lo stesso dolore di Koulibaly di mercoledì sera

Boateng interviene sulla questione razzismo, chi meglio di lui può esprime un pensiero su un argomento così delicato, lui che suo malgrado ha provato questa esperienza terribile in occasione di un’amichevole tra Pro Patria e Milan nel 2013 e che ora racconta con parole autentiche ed assolutamente veritiere: «Non mi pare che nel frattempo siano stati compiuti passi avanti. Se possibile la situazione è peggiorata, visto che all’epoca nei miei confronti si scagliarono 50 tifosi. A San Siro l’altra sera erano 10 mila. Mi sono sentito male per Koulibaly e per chi ha dovuto assistere alla scena provando dolore. Questo è razzismo. Chi fa queste urla sappiamo perché le fa, per certe persone chi è di colore è una scimmia. Poi certo in una curva ci saranno anche gli ignoranti che imitano gli altri pensando che sia giusto farlo. Provi a chiedere a Koulibaly come si è sentito, uscendo dal campo. Glielo dico io, era sotto un treno. Per Salvini l’arbitro ha fatto bene a non sospendere la partita? È in errore, Koulibaly si sentiva male e secondo me anche qualche giocatore dell’Inter. Fermarsi sarebbe stato giusto anche per i milioni di persone che guardavano la partita in tv. Vorrei solo che la gente capisse cosa significa essere insultato per avere la pelle nera. Dobbiamo aspettare che ci scappi il morto?».

In questi giorni si rincorrono pensieri e dichiarazioni nella maggior parte dei casi derivanti da persone che non hanno minimamente idea di che cosa si provi in certi casi. Per questo le parole di Boateng assumo una valenza fondamentale, una testimonianza da brividi se vogliamo per quanto forte e di alto contenuto riflessivo. Paradossalmente potremmo dire che la squalifica di Koulibaly sia arrivata forse nel momento migliore: stare lontano dai campi potrebbe aiutare il ragazzo a superare più in fretta la cosa e tornare ad essere quello di sempre, a testa alta e con il morale ottimale per affrontare sfide così importanti.

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