Pioli a Sky: «Il ciclo era finito, abbiamo dato tutto»
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Pioli a Sky: «Il ciclo era finito, abbiamo dato tutto. Il mio successore non ha bisogno di consigli. Prossima squadra? Vi dico questo»

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Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato a Sky dopo la partita contro la Salernitana di Serie A 2023/24. Le dichiarazioni

Stefano Pioli a Sky dopo Milan Salernitana.

CHE ULTIMI GIORNI SONO STATI «Sono stati due giorni belli. In questi 5 anni mi sono emozionato tantissimo, ho dato tutto e ricevuto tantissimo. Ho ricevuto manifestazioni a livello personale da tutti quelli che han lavorato con me. Emozioni forti che è bello vivere e quindi finisce un percorso che ci ha dato tanto. Finisce nel momento giusto, quindi solamente gratitudine. Quello che ho vissuto io è difficile anche sognarlo».

TROPPE CRITICHE «È normale che abbiamo alzato l’asticella, che abbiamo vinto uno Scudetto con la squadra più giovane di sempre, che i tifosi del Milan sono tornati a sognare. Poi non siamo più riusciti a vincere e questo ha creato malcontento. Questo stadio ci ha dato un’energia e uno stimolo fantastici e spero possa tutto tornare a canalizzarsi nel modo corretto. Voglio solo positività. Quello che ho detto alla squadra oggi è che sono stati speciali: quando tutto sembrava negativo un gruppo normale si girava dall’altra parte, noi ci siamo allungati le mani e siamo venuti fuori».

IL CICLO ERA DAVVERO FINITO? «Sì, abbiamo dato tutto. Io ho dato tutto e i giocatori han dato tutto. Il percorso è stato quello che avete visto tutti, quello che lasciamo è la cosa più importante. Mi sono emozionato ed è stato giusto così».

COSA SI AUGURA ORA «Di incontrare che mi facciano capire di poter costruire un percorso speciale come fatto qua. Chi mi parla, chi mi presenta un progetto spero di ricevere quelle emozioni vissute qua. Significa avere delle ambizioni, gestire la rosa, determinare tante cose. Mi auguro di trovare quello ma non so niente. Ero troppo legato al club per pensare ad altro, vedremo nei prossimi giorni se ci sarà qualcosa che mi stimolerà. Pensavo di arrivare più stanco a fine stagione. In questo momento non mi sento stanco ma vediamo».

COME NE ESCE «Ho dato il massimo e ricevuto il massimo, dai miei giocatori, dall’ambiente e dai tifosi. Solamente orgoglioso, contento della mia esperienza. Con lucidità mi troverò col mio staff e ci saranno da analizzare tantissime situazioni per migliorare e crescere. Esco da questo percorso sereno e migliorato, perché il Milan è un grande club, con persone di livello».

QUALE GIOCATORE GLI HA LASCIATO DI PIU «Ce ne sono stati tanti. Noi abbiamo iniziato con un gruppo di ragazzi, che andavano sostenuti e stimolati. Non tutti hanno avuto lo stesso percorso. Solo un nome è difficile, ma direi Tonali dal punto di vista tecnico, della crescita che ha avuto. A fine primo anno c’erano dei dubbi e invece continuando a lavorare in un certo modo… Leao non era quello di adesso, Bennacer».

NUOVO LEADER «Il Milan, lasciando Giroud, Kjaer, Mirante, perde dello spessore. Ma questi ragazzi sono cresciuti. Di impatto credo che Maignan possa essere un riferimento nello spogliatoio».

COSA GLI MANCHERA’ DI PIU’«L’ambiente di Milanello, un ambiente dove ho lavorato in modo fantastico, con senso di appartenenza. Mi mancherà tanto, è un posto magico».

COSA AUGURA AL SUO SUCCESSORE«Non credo che ci sia bisogno di consigli. Chi arriverà troverà una cultura del lavoro alto e un gruppo molto coeso, questo è un punto di partenza valido».

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