Monte ingaggi Milan, il dato fa sorridere Furlani!
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Monte ingaggi Milan, il dato fa sorridere Furlani! Decisive quelle due cessioni, conti assolutamente in ordine. Il dettaglio

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Monte ingaggi Milan, grazie alle cessioni di Adli e Bennacer il club rossonero ha fissato l’asticella sotto la soglia dei 100 milioni di euro lordi

Il Milan prosegue con determinazione sulla strada della sostenibilità finanziaria, un pilastro della strategia della proprietà RedBird. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il monte ingaggi del club rossonero è riuscito a scendere sotto la soglia dei 100 milioni di euro lordi, un dato significativo nel panorama della Serie A, che lo posiziona nettamente dietro a top club come Inter e Juventus.

Nonostante l’arrivo di rinforzi di alto profilo come Luka Modrić e Adrien Rabiot, la dirigenza, con in testa il DS Igli Tare, è riuscita a mantenere un equilibrio economico virtuoso. Alla chiusura del mercato estivo, il monte ingaggi era inizialmente in pari rispetto alla stagione precedente, ma le cessioni hanno permesso un notevole risparmio.

Monte Ingaggi Milan: gli addii strategici che hanno alleggerito i conti

Il risparmio significativo è stato reso possibile soprattutto dalle partenze di due giocatori di peso:

  1. Ismaël Bennacer. La sua cessione è stata un’operazione finanziaria importante che ha liberato una fetta consistente di monte ingaggi.
  2. Yacine Adli. Anche l’addio del centrocampista francese ha contribuito ad alleggerire il bilancio, dimostrando la volontà del club di razionalizzare la rosa e il costo del personale.

Queste mosse si inseriscono perfettamente nella filosofia del Milan di Massimiliano Allegri, che punta a una squadra di qualità ma economicamente sana.

Leão Leader Economico E Il “Decreto Crescita”

Nonostante la strategia di contenimento dei costi, la stella della squadra, Rafael Leão, resta il giocatore più retribuito della rosa. Il portoghese percepisce 5,5 milioni di euro netti più bonus, una cifra che, pur essendo la più alta, è resa sostenibile in termini di costo aziendale grazie al cosiddetto “Decreto Crescita”. Questa normativa fiscale permette al club di godere di un regime agevolato sul costo lordo del suo stipendio, rendendo il suo ingaggio competitivo a livello europeo.

Il dato sul monte ingaggi è la prova che il Milan sta costruendo un progetto a lungo termine, dove il successo sportivo deve andare di pari passo con la solidità finanziaria. Mantenendo il costo del personale sotto controllo, il club può reinvestire con intelligenza, evitare spese inutili (come l’ingaggio monstre di un Divock Origi ormai in uscita) e garantire al contempo la presenza di giocatori di livello.

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