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Milan, Abate: «Sta tornando il vecchio Milan, si respira un’aria diversa»

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Una carriera da milanista e una disponibilità sempre presente per Gattuso. Abate respira il cambio d’aria e guarda al futuro con fiducia

Uno dei pochi a non mollare mai, sempre presente ogni stagione. Ignazio Abate è l’emblema del milanismo. Ecco le sue parole ai microfoni di Milan TV:

SULL’ELOGIO DI MALDINI – «Le parole di Paolo fanno piacere, poi dette da lui ancora di più. Però abbiamo fatto il nostro dovere. Dobbiamo continuare così, tenendo un profilo basso. La strada è lunga, sappiamo che troveremo delle difficoltà, però questo è un gruppo che ha dimostrato di sapersi ricompattare nelle difficoltà»

SUL RUOLO DI DIFENSORE CENTRALE – «A quattro non avevo nemmeno mai giocato a partita in corso. Diciamo che è andata abbastanza bene. Se può essere l’inizio di una nuova carriera per me? Sinceramente non lo so e non ci penso. Io la vivo alla giornata. Poi sicuramente anche in passato è capitato a tanti giocatori che dopo i 30 anni con fortuna e bravura sono passati in mezzo. Vedremo cosa ci riserverà il futuro. In questo momento c’è bisogno in mezzo, la mia disponibilità non mancherà mai»

SULLA COMPATTEZZA DEL GRUPPO – «Anche ieri l’abbiamo dimostrato. Siamo rimasti in partita, mantenendo la calma. Magari da questo punto di vista stiamo maturando, però è presto perchè siamo a dicembre. Ora bisogna cercare di rimanere attaccati al gruppo in inverno e poi giocarci la volata Champions in primavera. Gli altri anni arrivavamo sempre con -10/-12 e questa squadra non se lo può permettere. Dobbiamo fare di tutto per arrivare nelle prime quattro»

EMERGENZA INFORTUNI, COME NEL 2011 – «Quella di ieri è stata una partita come quel Milan-Cesena finito 2-0 nell’anno dello Scudetto.  Ora abbiamo un calendario più abbordabile nelle prossime partite, perchè partite facili non ce ne sono mai. Non devi perdere punti con le cosiddette medio-piccole. Non è facile, ma credo che stiamo maturando e crescendo come gruppo. Il calcio è fatto di episodi, abbiamo reagito al gol incassato con il primo tiro in porta subito. Ci sono tanti aspetti positivi, però la strada è lunghissima. Non ci dobbiamo specchiare, non dobbiamo perdere umiltà e compattezza. Se non le perdiamo, secondo me. possiamo fare strada»

SU LEONARDO – «Leo è il primo allenatore che mi ha dato fiducia in una grande società. Sta tornando il vecchio Milan in tutti i settori. Si respira un’aria diversa. L’anno scorso non mi sentivo a mio agio al 100%. Quest’anno è tornata gente di alto spessore, milanisti veri ed è normale che faccia bene a tutto l’ambiente»

SULLA CRESCITA DI GATTUSO – «Non lo posso dire io. Il mister ha avuto l’umiltà di fare tantissima gavetta. E’ stato un grandissimo campione e, nonostante questo, ha avuto l’umiltà di imparare ed accettare situazioni non semplici. E’ un mister molto preparato e sicuramente avrà una lunga carriera davanti».

 

 

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