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Giampaolo, il compito più arduo: sostenere la pressione

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Giampaolo alla prova pressione in un grande club, il Milan non è la Sampdoria e bisognerà fare subito bene senza alcuna alternativa

Giampaolo al Milan, l’attuale tecnico della Sampdoria non aspetta altro che lanciare la propria carriera verso il grande calcio, anche se il Milan a livello europeo appare ancora un po’ in sofferenza. Però si tratta sempre di uno dei più grandi club al mondo e allora rimane un sogno che tuttavia potrebbe essere “sporcato” dall’eccessiva pressione di questi tempi, che a Milano ultimamente ha fatto vittime illustri: Gattuso da una parte (Leonardo non da meno) e Spalletti dall’altra, pur avendo conquistato l’accesso alla prossima Champions. Pressione alle stelle dunque, a Torino ha pagato Allegri (nonostante i convenevoli dell’ultima conferenza stampa con Agnelli) a Roma Di Francesco, sostituito da Ranieri che sicuro di lasciare il club a fine stagione, ha affrontato il lavoro in totale serenità.

NEL MESE DI APRILE- In studio al club di Sky da Caressa, Bergomi, Costacurta, Marchegiani, De Grandis e Marocchi, Ranieri era invece in collegamento da San Siro per le interviste del dopo partita. Caressa gli poneva una domanda molto interessante sulla differenza di velocità tra il Calcio inglese e quello italiano, a lui campione d’Inghilterra con il Leicester: « Tu che sei esperto e che in Inghilterra hai vinto un campionato, come mai il calcio inglese ha tutto un altro ritmo rispetto a quello italiano?».

RANIERI- La risposta di Ranieri: «In Inghilterra non c’è la pressione che abbiamo in Italia, i giocatori danno tutto in allenamento e danno tutto in partita andando a mille allora ma in maniera del tutto tranquilla e serena, non c’è tutta la pressione che invece subiamo in Italia, quella che ti blocca le gambe e la testa. Al Leicester avevo giocatori che arrivavano da lontano, da città diverse, ho fatto adibire una mensa all’interno dello stadio. Pensate cosa sarebbe successo se fosse capitato in Italia…».

GLI CHIEDERANNO IL MASSIMO- Giampaolo è sicuramente consapevole che al Milan gli chiederanno il massimo, molto più dei 18 mesi d’inferno passati da Gattuso (parafrasando l’ex tecnico rossonero) citati in una delle ultime interviste. Tuttavia la sensazione che si è avuta dal Milan rispetto ad altri ambienti, è quella di una pressione leggermente inferiore rispetto a quella sostenuta da altri club e soprattutto dalle rispettive tifoserie, probabilmente meno pazienti rispetto a quella rossonera che negli ultimi anni si è distinta per la grande capacità di aspettare, al di là di qualche legittimo fischio.

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