Gattuso: «C'è volontà di provare qualcosa di nuovo. Gli esterni non aiutano Piatek» - Milan News 24
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Gattuso: «C’è volontà di provare qualcosa di nuovo. Gli esterni non aiutano Piatek»

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Gennaro Gattuso ha parzialmente annunciato cambi di modulo per le prossime sfide del Milan: Cutrone e Piatek insieme?

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Udinese, Gennaro Ivan Gattuso parla della brutta prestazione di Genova e della voglia di rivincita dei propri uomini: «Veniamo da un periodo non positivo, due risultati negativi ma il gruppo è vivo e mi fa ben sperare. Sappiamo che il momento è negativo ma c’è voglia di cambiare. Non voglio andare alla ricerca di alibi, come studiamo gli avversari dobbiamo anche lavorare sulla base dell’arbitro che abbiamo di fronte. Nella partita con la Sampdoria c’erano due episodi un po’ borderline ma bisogna accettarli perché credo nella buonafede di Orsato ed è nostro dovere passare oltre». 

SERENITA’ – «Il rapporto con Leonardo e Maldini è sempre di rispetto e unione. Dopo quello che ho detto la scorsa settimana ne ho letta di cotte e di crude. Oggi il mio problema più grande è quello di lavorare per raggiungere il nostro obiettivo: la Champions League. State tranquilli che per il carattere che ho io e quello che hanno loro se ci fosse stata qualche frizione tra noi ce lo saremmo già detti in faccia».

CALDARA – «Si allena da 15 giorni con il gruppo. Il cambio di modulo? Oggi faremo poco e la partita la prepareremo domani, c’è volontà di fare qualcosa di nuovo». 

PIATEK ISOLATO – «Ho avuto la stessa sensazione. Il problema è che prendere gol dopo pochi minuti, o secondi, non aiuta a trovare varchi in avanti».

BAKAYOKO – «Da mezzala nel primo tempo ha fatto fatica ma come il resto della squadra a Genova. In questo momento ci sta mancando anche un po’ di tranquillità. L’inizio shock delle ultime due partite ci ha fatto soffrire un po’». 

DONNARUMMA – «Quando prendi gol in quel modo ci sta che ricevi delle critiche. Mi è piaciuto molto il fatto di averci subito messo la faccia e credo che se fosse successo un anno fa non l’avrebbe fatto. Non deve assumersi delle responsabilità perché Gigio tocca ogni partita un centinaio di palloni e un errore per quanto grave può capitare. Mi sono molto piaciute anche le parole di Conti e questo testimonia la compattezza di questo gruppo». 

OMBRE SUL FUTURO – «La settimana scorsa ho detto una frase e per quello che ho letto dopo non la ripeterei. Io sono fatto così, sono vero e dico sempre ciò che penso ma visto quello che è stato detto il mio “Ci vedremo tra due mesi” potevo evitarmelo». 

GIOCO POCO ESALTANTE – «Quando abbiamo vinto cinque partite di fila non abbiamo mai giocato un bel calcio e per questo non ero particolarmente esaltato. Credo che quanto visto contro Inter e Sampdoria sia stato meglio rispetto alle gare con il Chievo o l’Empoli. Questo mi lascia ben sperare per il futuro». 

OBIETTIVO CHAMPIONS – «Noi ci stiamo giocando tanto, qualcosa di molto importante. Per noi arrivare in Champions League è il nostro Scudetto. E’ normale che quando si arrivi sotto a livello mentale si fanno difficoltà anche nel compiere le singole giocante. Contro Sampdoria e Inter ho sempre avuto la sensazione che la squadra fosse in grado di fare gol ma questo non significa che ci sono solo cose positive». 

UDINESE – «Per noi domani sarà una partita fondamentale. Dobbiamo giocarla con voglia e grande serietà, siamo costretti a vincerla ma occorrerà entrare in campo con la mente sgombra». 

PIATEK E CUTRONE INSIEME – «Vediamo domani. Cambiare modulo? Non lo so, in questo momento non bisogna focalizzarsi solo sull’attacco. Tutta la squadra è poco fluida, occorre che tutti diano qualcosa in più. Piatek nel primo tempo era molto isolato ma nel secondo tempo no, siamo arrivati spesso con tre-quattro tocchi negli ultimi 20 metri. Dite che la Sampdoria ha fatto grande pressione, per me no il problema è che abbiamo sbagliato molto noi». 

BIGLIA E KESSIE – «Perché vi sorprende che si siano seduti vicini? C’è stata una lite ma ora è tutto risolto. Frank è arrivato giovedì mattina e non si è allenato, poi è andato in sede e di fatto non aveva preparato la gara contro la Sampdoria insieme ai compagni. A livello di punizione non c’è assolutamente nulla, non l’ho schierato per scelta tecnica». 

RAPPORTO CON LA SOCIETA’ – «Penso che in questo momento la cosa più importante è il club, oggi si può parlare di Gattusi, di Kessie e di Biglia ma sopra il Milan non ci deve essere nessuno. Nessun ego in più. Ho sbagliato a dire una parola, avete scritto che non vado d’accordo con i miei dirigenti ma noi dobbiamo pensare solo al bene del club, tutto il resto va in secondo piano». 

TERZO POSTO – «Penso che quando si perde un derby a livello mentale e fisico ti rimane qualcosa. Noi in questo momento non abbiamo tempo per pensare a quello che è successo ma lavorare solo in vista dell’Udinese. Noi dobbiamo guardare al nostro obiettivo e non a quello degli altri». 

PAQUETA – «Due settimane fa c’era qualcuno che mi diceva “Ma deve riposare”, siete incredibili. Ha giocato 13 partite di fila e mi avete contestato, dopo stanno fuori una partita e ora ci si lamenta. Ma credete che il livello dei dirigenti e il livello mio sia così basso?». 

GLI ESTERNI INVERTITI – «Per un centravanti può essere un problema avere due esterni che prima di crossare devono rientrare sul proprio piede naturale. Non siamo l’unica squadra che gioca con questo tipo di ali ma non è una considerazione sbagliata». 

VIVERE LA SCONFITTA – «Io sono uno che vive meglio le sconfitte che le vittorie. Quando vedo la frustrazione nei miei giocatori sono per dire “contento” perché dimostrano di tenerci. Li lascio tranquilli. Vivo meno bene le vittorie perché in quei casi devo essere capace di non far montare la testa al gruppo ma tenerli tutti sul pezzo». 

PAQUETA DIETRO LE PUNTE – «Per adesso avete visto questo modulo a partita in corso, vedremo se poterlo sperimentare sin dall’inizio nelle prossime gare. Abbiamo fatto qualche test con il Chiasso, continueremo in settimana. Vedremo quando e come utilizzarlo». 

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