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Editoriali

Bocciato (per problemi cardiaci) anche Strinic, Mirabelli che disastro

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Il Milan ad un anno di distanza si lecca ancora le ferite dopo la disastrosa gestione di Massimiliano Mirabelli, il caso Strinic è solo l’ultimo della lista

Dopo la comunicazione ufficiale della società che ha sottolineato come l’attività agonistica di Ivan Strinic sia ad oggi realmente a rischio dopo il problema cardiaco riscontrato nelle analisi effettuate in settimana appare ancora più chiaro come la gestione di Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan prima dell’avvento di Leonardo ed Elliott, sia stata letteralmente disastrosa. Undici acquisti per una spesa complessiva di oltre 200 milioni di euro nella scorsa estate che non solo non hanno innalzato il valore tecnico della squadra, che ha concluso la stagione nella stessa posizione di quella precedente, ma che sono praticamente stati tutti (o quasi tutti) bocciati a poco meno di un anno di distanza. André Silva e Kalinic arrivati come nuove bocche di fuoco del reparto avanzato sono prima stati surclassati, nei numeri e nelle gerarchie, dal giovane e già di proprietà del Milan Patrick Cutrone e poi spediti (se pur effettuando minusvalenze) rispettivamente a Siviglia e Atletico Madrid dai più affidabili Maldini e Leonardo. Ricardo Rodriguez e Conti, i nuovi propulsori arretrati del Milan cinese sono rimasti, per motivi diversi, ancora in fase di decollo mentre per il colpo ad effetto della scorsa estate Leonardo Bonucci, «capitano e bandiera» come presentato da Mirabelli e Fassone un anno fa, resta il brutto ricordo di una macchia realmente svilente per la storia recente del club.

Ma le tragiche scelte di Massimiliano Mirabelli non si fermano qui, perché anche l’ultima sessione di calciomercato presenta la firma del dirigente calabrese che prima di essere esonerato dal ruolo di direttore sportivo è riuscito a intasare il monte stipendi rossonero con l’arrivo a parametro zero di Pepe Reina che con i suoi 3,5 milioni a stagione porta a 10 la spesa complessiva del reparto portieri a cui vanno aggiunti i 6 di Gigio Domnarumma e il singolo milione “regalato” al fratello Antonio (indovinate per merito di chi?). Ora la brutta notizia riguardante Ivan Strinic, a cui va la più sincera e totale vicinanza umana e sportiva, non fa altro che aumentare la già lunga lista di acquisti errati compiuti dall’inadeguato per il Milan ex direttore sportivo Massimiliano Mirabelli.

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