Zazzaroni: «Ecco cosa succede tra allenatori e club»
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Zazzaroni: «Ecco cosa succede veramente tra allenatori e club, sono due binari paralleli. Allegri insoddisfatto, Gasperini contro Massara, Sarri col mercato bloccato, Chivu è già in difficoltà»

Milan news 24

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Ivan Zazzaroni

Zazzaroni, giornalista e direttore del Corriere dello Sport, ha analizzato il mercato delle big concentrandosi anche sul Milan di Allegri

Un mercato insoddisfacente, promesse non mantenute e una convivenza, quella tra allenatori e società, che si fa sempre più complicata. Nell’editoriale “La convivenza” per il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni analizza la fragile tregua che regna in molte panchine di Serie A, dove i tecnici sono costretti a «metabolizzare la frustrazione per le cose che erano state promesse e non sono state fatte».


L’analisi del direttore è un viaggio all’interno degli spogliatoi delle big, dove il malcontento cova sotto la cenere. Si parte da Massimiliano Allegri, che «avrebbe voluto un difensore forte e un centravanti più convincente di Gimenez». L’arrivo di Rabiot al Milan è visto come un contentino, perché, scrive Zazzaroni, «senza qualcuno di livello lui non sa stare».

Si passa poi a Gian Piero Gasperini, che «aveva subito chiesto Rios e Fabio Silva: ha avuto El Aynaoui e Bailey». Il suo rapporto con il DS Massara è un equilibrio precario, riassunto in una frase che sa di tregua armata: «Facciamo mestieri diversi».

E ancora Maurizio Sarri, che «il mercato non l’ha avuto», ritrovandosi con una Lazio che «semplicemente non è la sua», un preludio a possibili, nuovi “sfoghi”. Fino a Cristian Chivu, che «sognava Lookman e si ritrova Akanji e in crisi di consensi dopo la prima sconfitta».


Il problema, secondo Zazzaroni, è strutturale, una frattura profonda tra chi guida la squadra e chi gestisce il club. «Gli allenatori farebbero bene a non credere alle favole. Con la società viaggiano su binari paralleli: la gestione del club è troppo spesso slegata dalla conduzione tecnica, non c’è più interazione, né condivisione». Una mancanza di collaborazione che trasforma ogni inizio di stagione in una scalata proibitiva. La conclusione è una sentenza amara ma inappellabile, che fotografa lo stato di salute di un calcio malato di divisioni interne: «Se manca la collaborazione tra amministrativi e tecnici la partenza è uno Zoncolan».

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