Serena: «Il Milan ha un'identità più definita della Juventus»
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Serena: «Il Milan ha un’identità più definita della Juventus»

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Serena: «Se la Juventus perdesse con il Milan non sarebbe fuori dalla corsa scudetto». Le dichiarazioni del doppio ex

Aldo Serena è stato intervistato da Tuttosport in qualità di doppio ex della sfida tra Juventus e Milan.

JUVENTUS – «La vittoria di Malmoe è molto importante. Alla Juve ci sono dei lavori incorso. Avere ritrovato la vittoria e la rete inviolata dopo i risultati negativi e le vicissitudini di Szczesny è molto importante, proprio per la spinta che può dare nella realizzazione del nuovo progetto. La convinzione dell’intraprendere una strada nuova ti viene molto più facilmente con i risultati. La Juve ha Malmoe ha raddrizzato il timone e ora è pronta per affrontare il Milan e rimettere a posto il proprio campionato».

MILAN – «Non credo che i rossoneri accuseranno il colpo dopo la sconfitta con il Liverpool. Giocare ad Anfield è sempre difficile per ritmo, intensità e per la spinta del pubblico. Aver ribaltato l’1-0 è stato comunque importante, la sconfitta in quelle circostanze ci sa. Il Milan ha confermato che può fare gol a chiunque e rispetto alla Juve ha un’identità più definita e sta ritrovando due ragazzi sui quali aveva scommesso tanto come Leao e Tonali».

DIFFICOLTÀ DELLA JUVENTUS – «Mi ha colpito la differenza tra i primi e i secondi tempi, che in parte si è vista anche a Malmoe. Forse non ha ancora condizione atletica e atteggiamento mentale giusti».

COPPIA CHIESA-DYBALA – «Atipica, ma hanno velocità di gambe e di mente per dialogare. Possono fare bene, senza tralasciare Morata e nemmeno Kean: da lui mi aspetto una crescita sotto il profilo della presenza mentale in campo. Per il resto ha tutto. Però alla Juve devi fare quel salto».

LEAO – «Tempo fa dissi che era l’interrogativo di questa stagione, assieme a Tonali che però lo vedo continuo e sicuro. Sandro è già un altro giocatore, Leao ha facilità di corsa e dribbling notevoli, ma come detto per Kean nei grandi club non bastano le grandi doti se mostrate a sprazzi. Serve una mente di ferro».

IBRAHIMOVIC E GIROUD – «Ibra, visti età e acciacchi, andrà necessariamente dosato. Giroud mi ha impressionato per facilità di inserimento. Sono intercambiabili ma bisogna vedere quando Ibra starà bene come Pioli li gestirà. Credo che insieme li vedremo raramente».

MILAN A +11 SE VINCE – «Se la partita sarà condizionata dalla classifica? Non credo, per la Juve ci sarebbe comunque lo spazio per recuperare. Però la Juventus è chiamata a riprendersi: dovrebbe dare continuità alla vittoria sul Malmoe, dando subito un segnale forte. Un passo falso rischierebbe di vanificare l’effetto positivo del successo in Svezia».

LA SFIDA – «Mi aspetto una Juve quadrata, con due linee strette, che non aggredirà alto. Al contrario il Milan cercherà di rubare palla, pur senza scoprirsi, e andare subito in verticale. Nella Juve mi aspetto sicuramente qualche giocata delle sue da Dybala. Nel Milan occhio proprio a Leao: può assentarsi, ma anche fare male in un lampo».

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