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Milan: top e flop della stagione rossonera

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Una stagione strana, fatta di alti e bassi, approfittando soprattutto del calo delle dirette concorrenti ma senza dare mai ai tifosi quel guizzo che poteva far pensare a un epilogo vincente. Il Milan targato 2023/2024 era partito con i favori dei pronostici grazie anche ad un mercato estivo che ha portato in rossonero diverse stelle che hanno innalzato il livello qualitativo della squadra. Così come c’è stato chi ha eccelso sul campo c’è chi invece ha tradito le aspettative.

Destino scritto

È lui l’uomo simbolo del Milan, la stella della squadra a cui manca ancora un piccolo step per fare il salto definitivo e rientrare di diritto nell’Olimpo dei campioni. E per questo le lunghe pause che si è preso quest’anno Rafael Leão hanno pesato tantissimo sull’economia generale della squadra. Prima dell’inizio della stagione, la scorsa estate considerando i giudizi di opinionisti e fantacalcisti ma anche dando un’occhiata  alle quote sul capocannoniere della Serie A era considerato uno degli attaccanti più attesi tra i top marcatori, insieme a Victor Osimhen, Lautaro Martinez, Romelu Lukaku e Dusan Vlahovic. E invece il suo bottino in campionato si è fermato solo a 7 gol in 29 partite.

Fikayo Tomori 

Se davanti Leão non è stato in grado di garantire prestazioni di qualità, lo stesso si può dire nel reparto arretrato da parte di Fikayo Tomori. Complice anche qualche infortunio di troppo, ma soprattutto qualche amnesia difensiva. E infatti il flop di Tomori è piuttosto il flop di tutta la difesa rossonera in stagione che solo in campionato ha incassato 39 gol in 29 partite, peggiore rendimento tra le prime sette squadre in classifica. Colpa di troppi errori individuali ma anche di un sistema di gioco che ha penalizzato la densità di giocatori davanti alla difesa. Inoltre, sebbene necessaria, la cessione di Tonali ha pesato tanto da un punto di vista tattico.

Cristian Pulisic

Ma la stagione rossonera non è stata solo ombre. Comunque il Milan lotta per il secondo posto in campionato e ha raggiunto i quarti di finale di Europa League. E in estate è arrivato a Milano uno dei migliori della squadra: Christian Pulisic. Sulla fascia destra è stato sempre efficace, in grado di dare un’alternativa preziosa a quella sinistra presidiata da Leão e Theo Hernandez. Rapido e determinato, nella sua prima stagione italiana ha messo insieme 10 gol e 6 assist in 31 partite finora. Un risultato eccezionale  che sta disegnando la migliore annata della sua carriera. Arrivato nello scetticismo generale, il giocatore statunitense ha invece stupito tutti calandosi alla perfezione nel campionato italiano.

Tijjani Reijnders 

Anche lui arrivato nel calciomercato estivo, Tijjani Reijnders ha avuto il compito più arduo di tutti, quello di sostituire Sandro Tonali nel suo ruolo di perno di centrocampo tra interditore e costruttore. L’ingresso bel campionato italiano non è stato subito facile e l’indole discreta e silenziosa di Reijnders lo ha fatto passare sotto la traccia dei clamori mediatici. E invece il lavoro assiduo e costante dell’olandese ha ripagato giornata dopo giornata diventando giocatore sempre più fondamentale per il gioco di Stefano Pioli. Il suo lavoro è quasi oscuro, meno appariscente rispetto ad altri ma non meno importante e ha sempre assicurato equilibri di manovra non lesinando incursioni in attacco mostrando notevoli qualità di palleggio e di tiro.

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