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Milan, Gattuso: «Higuain me lo tengo stretto, preferisco altri a Montolivo»

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Gattuso conferenza

Serve reagire dopo il buio di Bologna: domani a San Siro arriva la Fiorentina e Gattuso, con un centrocampo in emergenza, deve trovare i tre punti

Dopo la tragica trasferta di Bologna, in cui i rossoneri hanno fallito l’opportunità di allungare sulle rivali per il quarto posto, serve una reazione immediata. A San Siro arriva la Fiorentina servono tassativamente i tre punti. Il Milan deve qualificarsi per la Champions e Gattuso lo sa. Ecco le sue parole in conferenza stampa alla vigilia del match:

SUL MOMENTO – «Io sono convinto che domani faremo qualcosa in più. E’ da un po’ di tempo che quando dobbiamo dare il colpo del ko e fare il salto di qualità non ci riusciamo. Ci manca questo aspetto, ci manca di vincere partite importanti. Mi chiedo sempre come migliorare questo aspetto. Poi possiamo dire che manca anche un po’ di personalità, ma il problema principale è che fatichiamo a fare il salto di qualità. Ora dobbiamo pensare a preparare bene la partita di domani, loro hanno giocatori importanti davanti. Dobbiamo dare tutti qualcosa in più»

SULLA FIORENTINA – «Giochiamo contro una squadra con giocatori bravi tecnicamente, dobbiamo essere bravi ad imporre il nostro gioco e non dargli campo, non possiamo permetterci di giocatore in 60-70 metri, Dobbiamo giocare con veemenza»

SU COSA PREOCCUPA – «Mi preoccupa che potevamo allungare in classifica e non lo abbiamo fatto. A Bologna abbiamo giocato in maniera scolastica, ci è mancata la giocata per portare a casa la vittoria. Non siamo stati bravi a livello tecnico, loro giocavano tutti dietro la linea della palla. Mi preoccupa la testa dei miei giocatori, abbiamo faticato nelle ultime partite»

SU HIGUAIN – «Me lo tengo stretto, non mi risultano le voci di mercato che girano su di lui. Sta attraversando un momento non positivo, come tutta l squadra, però siamo quarti in classifica e quindi dobbiamo pensare il meno possibile»

SUL MOMENTO DEL PIPITA – «Non ho nessun dubbio su Gonzalo. Mi avete rotto le scatole per mesi con i due attaccanti e ora invece sono un problema. In questo momento stiamo facendo fatica, in mezzo ci manca un po’ di qualità, con questo modulo è cambiato il nostro modo di giocare. Non è solo Higuain a faticare, non è solo lui il problema ma è tutta la squadra che gioca con il freno a mano tirato»

SUL QUARTO POSTO – «So che la società, fin dal primo giorno, mi ha chiesto di arrivare in Champions. E’ difficile, ma ora siamo quarti. Dobbiamo sbagliare il meno possibile. Da parte mia comunque non c’è nessun problema, non penso al fatto di poter essere cacciato. Sono tranquillo e penso solo a lavorare. L’uscita dall’Europa è stata una mazzata, a Bologna ci aspettavamo tutti di più, ma poi bisogna analizzare con lucidità la situazione e pensare solo a lavorare per migliorare. Io devo continuare a far migliorare la squadra, il resto sono solo chiacchiere per me»

SUL REPARTO DA RINFORZARE – «Penso che faremo 1/2 operazioni sul mercato. Secondo me viaggiate troppo veloci con la testa. Sicuramente ci serve un giocatore in attacco, che può magari fare anche l’esterno. Poi vediamo se qualcuno uscirà proveremo a prendere un altro giocatore a centrocampo»

SUL LIVELLO DELLA SQUADRA – «Per come siamo partiti, che abbiamo regalato molti punti per strada, abbiamo fatto anche tanto. Siamo però stati anche avvantaggiati dai rivali che hanno frenato. Questa squadra deve sbagliare il meno possibile e incidere di più. Con il Bologna il possesso palla non è servito a nulla. Questa squadra deve migliorare su tanti aspetti»

SU CALHANOGLU – «Calhanoglu in Budnesliga ha fatto tante volte la mezzala. Se domani giocherà a centrocampo sarà in quel ruolo e non da vertice basso»

SU CONTI – «E’ pronto, sta aspettando che lo butto dentro io. E’ colpa mia se non ha ancora giocato, ma lui è pronto»

SULLA TRASFERTA DI BOLOGNA – «Sapevo il tipo di partita che ci avrebbe aspettato. Quello che mi ha deluso sono stati gli ultimi 20 metri. Speravo in qualcosa in più a livello di combinazioni e giocate vincenti. Potevamo essere anche più sfortunati, come la Roma che è stata punita agli ultimi minuti. Le squadre di Inzaghi sui calci piazzati sono sempre pericolose. La delusione, ripeto, è sulla gestione degli ultimi 20 metri»

ANCORA SU HIGUAIN – «A livello mentale sta soffrendo, perché gli manca il gol. Con lui parlo di calcio e non di contratto. Non sta vivendo bene il digiuno dal gol e io con lui parlo di questo. Per il resto non so di nessun’altra problematica»

SU MONTOLIVO – «Non ho niente contro Montolivo. Faccio delle scelte e giudico da come si allenano e comportano. In questo momento vedo giocatori più avanti di lui e faccio queste scelte. Contro di lui non ho assolutamente nulla»

SU CUTRONE – «Ha chiesto scusa alla squadra. Non sono uno permaloso e glie la perdono. Non deve mancare di rispetto però la squadra. Ma è stato bravo perché ha chiesto scusa a tutti ad inizio allenamento il giorno dopo. Glie la faccio passare»

SU PAQUETA’ – «Paquetà ha 21 anni. Giocatore di grandissime qualità, ma non pensate che può risolvere le partite. Viene da un campionato totalmente diverso. Ha grande qualità e forza fisica, ma dovremo aspettarlo. Mi ha impressionato perché è uno dei primi 5 del Milan da quando esiste Milan Lab. Abbina diverse qualità»

SULLA CLASSIFICA –  «Squadra che resta sul pezzo. A tratti ci perdiamo, ma stiamo bene insieme. Questa squadra ha voglia di fare cose importanti. Il rammarico è normale quando non riesci ad allungare in classifica e vincere certe partite. Dobbiamo però persistere e credere in quello che facciamo»

SULLE PRESSIONI ECCESSIVE – «Noi siamo il Milan, poi ci possono giudicare. Le pressioni al Milan le hai sempre. In questo momento non so se sia giuste tutte queste pressioni. Potevamo sicuramente fare meglio, ma la squadra deve pensare a non abbattersi e continuare a lavorare»

SUL GRUPPO – «Giovani o vecchi non fa differenza. Voglio gente che ha voglia, che impara, con passione negli occhi. Giocatori che giocano bene a calcio»

SULLA FASE OFFENSIVA DEL MILAN – «Con il 4-3-3 sistematicamente avevamo sempre 3/4 uomini in area. Con l’attaccante esterno è più facile attaccare sul secondo palo. Con il 4-4-2 fai più fatica ad arrivare sul secondo palo. La mezzala ha più tempo di buttarsi in area rispetto al centrale di centrocampo».

 

 

 

 

 

 

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