Milan deferito Uefa, di chi è la colpa? Sempre di Yonghong Li e Fassone

Il nuovo deferimento del Milan da parte dell’Uefa per il FFP si riferisce alla stagione sotto la gestione di Yonghong Li e Fassone

Il Milan questa mattina è stato informato dalla Commissione d’indagine dell’Uefa di aver ricevuto un nuovo deferimento per la violazione del Fair Play Finanziario. Nyon sottolinea che il provvedimento non rientra nella precedente sanzione oggi sotto esame da parte del TAS di Losanna e che riguarda la stagione 2017-2018, quindi prima che il fondo Elliott subentrasse alla guida del club. La colpa quindi ricada ancora una volta sulla pessima gestione da parte di Yonghong Li e dell’ex ad Marco Fassone, che dopo aver fallito nella conquista della Cina ha anche chiesto un risarcimento per il suo licenziamento. Il Milan “cinese” ha infatti chiuso con un passivo di 126 milioni di euro che Elliott è stato costretto a ripianare ed è questo il punto su cui verte il provvedimento dell’Uefa.

Al di là delle responsabilità, Elliott non è affatto preoccupato del nuovo deferimento in quanto si tratta di un iter burocratico considerato praticamente obbligatorio data la situazione del club. Il fondo americano è sicuro che la sua gestione virtuosa convincerà l’Uefa ad evitare una seconda sanzione. E’ probabile che il Milan non verrà escluso dalle coppe europee ma il rischio un provvedimento più serio rispetto a quello impostogli precedentemente è comunque molto alto.