Ibrahimovic: «Il Milan mi dà tanta gioia, ho reso orgoglioso me stesso»
Connettiti con noi

HANNO DETTO

Ibrahimovic: «Il Milan mi dà tanta gioia, ho reso orgoglioso me stesso»

Pubblicato

su

Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga intervista a Sky durante lo Speciale Ferrari: ecco le sue parole

Intervistato da Sky durante lo speciale Ferrari, Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato:

«Lavoro tanto, spingo al massimo per cercare di restare ai vertici. La mia passione per le quattro ruote non è un segreto, mi serve per staccare dal lavoro. Nel corso della stagione dei concentrato al massimo devi essere sempre pronto e questo richiede tante energie, tanta forza. Non appena lascio il centro allenamenti cerco di staccare il più possibile. Sono molto fortunato che il calcio mi abbia portato in posti che probabilmente non avrei mai visto in vita mia. Ho alcune macchine, non so se sono un buon pilota ma qualche macchina la ho»

INFANZIA – «Il calcio era la mia passione volevo diventare il migliore al mondo avevo tanta fiducia, tantissima. Ero a prova di proiettile. Dove sono cresciuto io tutto quello che si faceva, dovevi avere l’obiettivo di essere il numero uno. Se non ce l’avessi fatta nel calcio non so che strada avrei preso ma c’era solo il calcio non facevo altro. Sono cresciuto in un piccolo quartiere di Malmo a Rosengard la gente lo definisce un ghetto ma per me era il paradiso perchè aveva tutto quello che desideravo, avevo gli amici, mi divertivo, ero felice, avevamo un pallone e un pallone fa felice la gente»

MAMMA – «Mia madre fa la donna delle pulizie non ha avuto una vita facile, le ho detto anche di smettere di lavorare, le ho detto che l’avrei aiutata e sarebbe andato tutto per il meglio».

PRIMO CONTRATTO – «Quando ho firmato il mio primo contratto ho cominciato a guadagnare facendo quello che amo e all’improvviso è diventato tutto più facile, i soldi non mi facevano felice ma la vita è diventata più facile, sono passato dal fare lunghi tratti a piedi per andare alla metro o dal rubare le biciclette – cosa che ovviamente non va bene – a prendere la patente e comprare un auto».

10 ANNI e 40 ANNI – «Credo che a 10 anni Zlatan era già matto, diceva di essere il migliore, ma a 40 anni continua ad essere matto e continua a credere di essere il migliore»

CARATTERE – «Mio padre mi faceva vedere spesso Mohamed Ali, mi piace quel tipo di carattere, mi piacciono le persone così. Parli ma poi arrivano anche i fatti, parli ma dimostri di valare e non parli perchè pensi di essere qualcuno, parli perchè se sicuro di te stesso. Non sono venuto al mondo per convincere la gente ad apprezzarmi ad esempio per i compagni di squadra non significa che io debba piacere a loro o che loro debbano piacere a me, devono rispettarmi e io devo rispettare loro, poi lavoriamo tutti per raggiunere lo stesso obiettivo. Quindi non mi importa se sono amato o no, mi ameranno comunque e quindi va bene».

NON CAMBIARE MAI «Sono la stessa persona di sempre perchè ho deciso di essere sempre lo stesso Zlatan dal primo all’ultimo giorno qualsiasi cosa succeda. Non dimenticherò mai le mie radici e dove tutto è cominciato»

ADRENALINA – «Ci svegliamo, ci alleniamo, mangiamo e riposiamo, il giorno dopo la stessa cosa per 20 anni e quelle cose ti fanno scorrere l’adrenalina. Un giorno smetti di giocare e viene meno anche l’adrenalina e quando finisce devi andare avanti, ricominciare è qualcosa di nuovo. L’adrenalina è una cosa pazzesca. Voglio giocare fino a quando non vedrò qualcuno più forte di me, quindi continuo a giocare. Mi godo la vita un giorno alla volta, carpe diem»

MILAN – «Gioco nel Milan con tanta emozione è una squadra che mi ha dato tanta gioia e tante altre cose, credo di aver trascorso nel Milan più anni che in qualsiasi altro club che abbia rappresentato, io rappresento il Milan al meglio delle mie possibilità cerco di dare il massimo al club per aiutarlo a stare dove è stato un tempo».

ORGOGLIO – «A 10 anni non sai bene che cosa siano i sogni, se dovessi dire oggi cosa sognerebbe un ragazzino di 10 anni sognerebbe tutto quello che ho fatto io, non ho vinto la Champions però mi sono divertito è un torneo incredibile, ho giocato contro le migliori squadre d’Europa e contro i migliori giocatori. Penso che tutto sia deciso dal destino, tutto quello che succede deve accadere, non possiamo tornare indietro e cambiare le cose, ci convivi e vai avanti. Ho reso orgolioso quel ragazzino di 10 anni propio come lui ha reso orgoglioso me»

Copyright 2024 © riproduzione riservata Milan News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 48 del 07/09/2021 – Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. – PI 11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a A.C.Milan S.p.A. Il marchio Milan è di esclusiva proprietà di A.C. Milan S.p.A.