Conferenza stampa Pioli: «Comincia il periodo decisivo»
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Conferenza stampa Pioli: «Comincia il periodo decisivo. Non penso al mio futuro, ho parlato con Giroud e…»

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Conferenza stampa Pioli: il tecnico rossonero interverrà da Milanello per presentare la sfida tra Fiorentina e Milan

Stefano Pioli, tecnico del Milan, è intervenuto oggi in conferenza stampa alle 10:30 da Milanello per presentare la sfida di domani sera al Franchi contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Una gara importante per i rossoneri che vogliono continuare il momento positivo in campionato dopo il trittico di vittorie contro Lazio, Empoli e Verona blindando il secondo posto. Milannews24 ha seguito la diretta LIVE:


MORTE DI JOE BARONE – «Purtroppo non è la prima situazione di questo genere che succede alla Fiorentina. Firenze, i tifosi della Fiorentina sono fantastici quando si tratta di unirsi, di compattarsi insieme alla squadra per superare certi momenti. Quando ti colpiscono questi lutti diventano una grande famiglia, ci aspetterà un ambiente particolare all’inizio nel ricordo di Joe Barone, poi dopo sarà la partita e ci sarà da giocare. Partita difficile contro un avversario forte».

COME HA VISTO IL GRUPPO – «Il gruppo si è diviso in due. Chi è rimasto a casa ha recuperato energie e ha lavorato bene. Chi è andato via, a parte Kjaer che è tornato con un affaticamento e non ci sarà domani a scopo precauzionale, con gli altri ci siamo visti ieri. L’unico impegnato tanto è stato Pulisic con gli USA, lo valuterò bene ma mi sembrava in buone condizioni».

RAZZISMO JUAN JESUS ACERBI – «Diventa difficile giudicare l’episodio perché non ho tutto sotto mano. Ma nel 2024 non possiamo che essere contro questi episodi di razzismo negli stadi. È ora di smettere».

SENSAZIONI IN VISTA DEL RUSH CAMPIONATO-EUROPA – «Comincia il periodo decisivo della stagione. Quanto fatto fino ad oggi è importante ma dipende da come finiamo la stagione. Dobbiamo giocare il miglior calcio possibile, far salire la prestazione per raggiungere i migliori risultati possibili».

GAP DI 14 PUNTI CON L’INTER – «Sono reali perché la classifica non possiamo cambiarla. L’Inter ha fatto un campionato eccezionale e noi non abbiamo avuto la capacità di starle più vicino. Negli ultimi mesi ci siamo avvicinati tanto come risultati e gioco, dobbiamo continuare così fino alla fine».

REIJNDERS – «È tornato molto soddisfatto. Sta completando il suo bagaglio, può diventare un centrocampista molto completo, ci dà tante soluzioni col possesso palla. È già di alto livello, è titolare nel Milan e lo sta diventando con l’Olanda. È arrivato da un campionato diverso, è un grande professionista, i miglioramenti arriveranno».

PARTITA DECISIVA PER CAMBIARE IL SUO FUTURO – «Ci sono 10 partite di campionato e speriamo 5 di Europa League. Son tutte importanti, quella più importante ora è domani con la Fiorentina. Ci sta che in questo periodo, in queste due settimane di sosta, parlate di futuro. Lo avete fatto tutta la stagione. Io non devo pensare all’anno prossimo, devo pensare a domani. Ancora oggi sono giudizi parziali e non completi, a fine stagione ti dirò com’è andata e cosa vorrei per la prossima stagione. Non dobbiamo pensare al derby o alla Juventus, ci sono tante partite da giocare».

HA CHIAMATO PUPI AVATI DOPO LE SUE PAROLE – «Non ho il suo numero. Gli vorrei anche dire di rimanere tranquillo. Se lui non tifa più Milan per il mio rapporto con Maldini può tornare a tifare Milan. Ho un bellissimo rapporto con Paolo».

RISULTATI NEGATIVI DOPO LE SOSTE – «Conosciamo i nostri risultati dopo le soste, non sono stati quelli che ci aspettavamo. L’ultima l’abbiamo vinta con la Fiorentina, che ha una situazione peggiore della nostra dopo le soste. Ma ogni sosta ha una storia diversa. Mi sento di poter dire che in questa sosta abbiamo lavorato bene e i giocatori sono tornati bene, ma un aspetto imprevedibile c’è sempre».

THEO HERNANDEZ – «Mancherà sicuramente. Sulle qualità, la forza, il rendimento degli ultimi mesi, Theo può essere devastante. Ci dà tante situazioni nelle ripartenze, ma giocheremo in maniera diversa. Sfrutteremo le caratteristiche di Florenzi, che può essere utile in fase difensiva e offensiva. Roberto Carlos dice che è il miglior terzino al mondo? Ha ragione, sta dimostrando le sue qualità».

BENNACER – «Ha lavorato individualmente ma l’ha sfruttata bene. Arriva da un infortunio lungo, deve riprendere ritmo. Sta bene, potrebbe anche giocare dall’inizio».

TERRACCIANO – «Ha sofferto l’impatto all’inizio, il blasone della squadra, l’importanza di San Siro. Sta lavorando tanto, è pronto anche lui».

GIROUD – «È tornato carico e determinato come sempre. Futuro? Certo che parlo con lui, ma qui dentro nessuno pensa alla prossima stagione. È molto attento, concentrato e disponibile come sempre».

OKAFOR – «Avevo scelto Noah a Verona perché pensavo ci fossero gli spazi necessari per le sue caratteristiche. Ma sta facendo bene sia centralmente sia a sinistra».

BENNACER O ADLI DIFENSIVAMENTE? – «Isma è il più forte nell’uno contro uno difensivo. È insuperabile nello strappare palla all’avversario. Può migliorare nella lettura di alcune situazioni, quando c’è da aspettare e da coprire la lettura degli spazi. Adli è meno abile nell’uno contro uno per caratteristiche ma ha letture interessanti».

DIFFICOLTA’ A FIRENZE – «Non è un caso. La Fiorentina è una squadra forte, poi l’ambiente. È un campo sul quale abbiamo fatto fatica e dobbiamo fare meglio».

COMPATTEZZA DI SQUADRA E QUALITA’ DEI SINGOLI – «Deve essere così. Dobbiamo avere un’idea di come stare in campo, poi sono i giocatori soprattutto nell’uno contro uno, nella finalizzazione, a fare la differenze. Dobbiamo essere una squadra compatta e aggiungere la qualità dei singoli».

QUINTI DELLA FIORENTINA – «La Fiorentina non ha quinti ma ha giocatori esterni offensivi veloci, terzini che spingono, dobbiamo essere compatti internamente ed esternamente».

CHE FIORENTINA SI ASPETTA – «Molto aggressiva, che viene in parità numerica e accetta la parità numerica dietro. È molto verticale, attacca con tanti giocatori».

MENO OFFENSIVI SENZA THEO«Non credo, cambiano le caratteristiche ma non il nostro approccio e la nostra intenzione nel fare la partita».

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