Inter Milan: Donnarumma non può essere sempre il capro ispiatorio
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Non può essere sempre colpa di Donnarumma

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Donnarumma è diventato il capro espiatorio delle prestazioni deludenti del Milan in questa stagione ma il portiere non può essere l’unico colpevole

Ieri il Milan ha perso meritatamente contro l’Inter, è impossibile negarlo. I nerazzurri hanno sovrastato la formazione guidata da Gennaro Gattuso sul piano fisico e questa non è riuscita ad imporre il gioco come avrebbe voluto. Come è successo in quest’ultimo periodo la squadra l’Inter è poi riuscita a sbloccare il risultato nei minuti finali grazie al colpo di testa di Mauro Icardi, autore di 4 reti negli ultimi 3 derby. Molti tra i tifosi e gli esperti hanno sottolineato forse con troppa veemenza l’errore di Gigio Donnarumma sul cross che ha portato al gol dell’argentino. Il giovane portiere rossonero in questo inizio di stagione è stato spesso accusato di non mostrare prestazioni all’altezza del suo lauto ingaggio da 6,5 milioni di euro ma è troppo facile addossare tutta la colpa della sconfitta all’estremo difensore classe ’99. Come abbiamo sottolineato nella nostra analisi della partita, il Milan è sceso in campo mostrando una certa paura di fare risultato. Il pressing è stato praticamente inconsistente e molti dei giocatori che ci si aspettava avrebbero potuto decidere la stracittadina, a partire da Suso, Calhanoglu e Higuain, hanno deluso. Per l’argentino c’è l’alibi che è stato servito pochissimo dai compagni di squadra. Donnarumma non può quindi essere eletto da solo a capro espiatorio di tutti i mali del Milan.

Gattuso nella conferenza stampa pre derby ha affermato che la squadra è migliorata quando si tratta di proteggere la porta a difesa schierata e che molti gol sono arrivati da errori di disattenzione e individuali. I numeri però non sembrano dare ragione al tecnico. Il Milan non chiude una partita a rete inviolata da 14 match consecutivi. Per Donnarumma difendere i pali sembra quindi diventato più complicato anche per un atteggiamento generale della squadra. Resta il fatto che il portierino rossonero debba migliorare sotto molti aspetti come la gestione della palla con i piedi e le uscite e che è diventato meno “glaciale” dal punto di vista emotivo rispetto al passato. Detto questo, la sconfitta con l’Inter potrebbe essere terapeutica sia per Gattuso sia per i giocatori. E’ arrivato il momento di reagire e la partita con il Betis Siviglia in Europa League questo giovedì potrebbe essere un punto di inizio.

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