Lippi: «Pirlo e Conte molto simili, ecco chi risolve Inter-Juve»
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Lippi: «Pirlo e Conte molto simili, ecco chi risolve Inter-Juve»

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Lippi ha parlato di Inter-Juventus, delle differenze e somiglianze tra Conte e Pirlo. Ecco le sue parole mentre il Milan osserva

Lippi ha parlato a Tuttosport di Inter-Juventus, delle differenze e somiglianze tra Conte e Pirlo. Ecco le sue parole mentre il Milan osserva

I SUOI FIGLI – «Mi sembra che della squadra campione del mondo nel 2006 siano quattordici su ventitrè. E poi ci sono quelli della Juventus, Zidane, Deschamps che anche lui ha vinto un Mondiale, Paulo Sousa, Montero, sono tanti e sa cosa significa? Che sono vecchio (ride, ndr)».

CHI GLI SOMIGLIA DI PIU‘ – «Domanda difficile anche perchè ammetto che anche io mi diverto a fare qualche accostamento. Diciamo che nella gestione dei rapporti con la squadra mi identifico molto in Gattuso. Lui ha un modo di fare che ho sempre avuto anche io. E spesso me lo dice. Gattuso non è mica solo rabbia agonistica, è uno che sa organizzare le squadre e le sa gestire».

PIRLO VS CONTE – «Qui se uno vuole fare bella figura può tirare fuori la formuletta: quando li vedevo in campo intravedvo già nel loro modo di interpretare la partita il loro talento da allenatori. Potrei dirlo ma non sarei sincero. La verità è che si tratta di due ragazzi di grande, grandissima intelligenza, sempre molto attenti a quello che succedeva intorno a loro sia in allenamento che in partita. Conte ha sempre avuto quella maniacale applicazione che ora mette nel lavoro di allenatore. Anche Pirlo è sempre stato un perfezionista con una visione di gioco superiore alla media».

INTER JUVE – «Non inciderà tantissimo a livello di punti sulla lotta scudetto. Anche se dovesse vincere l’Inter e allungare mancano ancora troppe partite perché possa essere considerata una sentenza. A livello di crescita mentale, tuttavia, vincere o perdere può fare la differenza. L’Inter è più avanti perchè Conte è lì dall’anno scorso, ha migliorato, perfezionato, sistemato le pedine giuste al posto giusto. Andrea sta compiendo un cambiamento radicale, sta impostando un atteggiamento nuovo, cerca di giocare in modo diverso e mi sembra stia iniziando a raccogliere i primi frutti. Sarà una sfida meravigliosa».

PIRLO – «Un azzardo di Agnelli? La decisione è stata presa dopo nove scudetto consecutivi e altri trionfi assortiti, quindi se lo può permettere per rinnovare gli stimoli e mettere le basi per un anno nuovo. Poi considero Andrea una persona di grande intelligenza, che conosce bene l’ambiente ed è conosciuto benissimo dall’ambiente e da Agnelli stesso. E’ una scommessa, quello sì, ma non un azzardo. Ha una sua logica».

DIFETTI INTER E JUVE – «Forse sono entrambe un po’ troppo dipendenti da un solo uomo: Lukaku da una parte e Ronaldo dall’altra. Senza quei due giocatori il potenziale delle squadre diminuisce notevolmente. D’altra parte si tratta di fuoriclasse notevoli».

JUVE CHE VINCE CON RONALDO SPENTO – «Ogni tanto è lecito che possa essere stanco e abbia una o due partite un po’ abuliche. Ma io mi rendo conto che quando entra in campo, per esempio a partita in corso come in Coppa Italia, l’effetto è comunque dirompente. Gli avversari dicono: ahi questo può far male in qualsiasi momento. I compagni prendono coraggio con lui, si vince. E’ un fattore che incide».

RONALDO O LUKAKU MATCH WINNER – «Magari un altro. Il fatto che loro siano fondamentali per le due squadre non significa necessariamente che decideranno lo scontro diretto. Anzi, di solito queste partite hanno protagonisti inattesi».

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