Milan Betis Siviglia, la conferenza stampa della vigilia di Gattuso
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Gattuso: «Nel derby non abbiamo giocato per pareggiare»

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Gattuso nella conferenza stampa della vigilia in Europa League smentisce che la squadra è scesa in campo contro l’Inter per pareggiare

Gennaro Gattuso ha parlato insieme a Tiemoue Bakayoko nella conferenza stampa della vigilai della sfida con il Betis Siviglia in Europa League:

Sei riuscito a resettare l’ambiente dopo il derby? «L’amarezza rimane e ribadisco quello che ho detto in conferenza post partita. La partita non è stata giocata per pareggiare. La squadra mi è piaciuta tantissimo a livello caratteriale. Abbiamo sbagliato nel non riuscire a palleggiare che è il nostro punto di forza. Io devo essere bravo a valutare quello che vedo. Non è tutto da buttare tutto via quello che abbiamo fatto anche se brucia la sconfitta».

Gli attestati di stima di Suso e Higuain sono un segnale che stai lavorando bene? «I giocatori non devono essere vicini a me ma devono dare il massimo per la maglia. C’è chi parla bene, c’è chi parla male, c’è qualche procuratore che mi rompe le scatole. Sinceramente non mi cambia la vita. Sono un allenatore giovane e continuo a dare il mio lavoro e credo in quello che faccio. Sono contento quando si vincono le partite non se i giocatori parlano bene di me».

Ci sono rimpianti sui punti persi in campionato? «Bisogna fare più attenzione. Non bisogna pensare alla sfortuna ma fare solo errori possibili. Avete dato colpa sola a Donnarumma per il gol ma ce ne sono molti di errori. C’è tanta pressione  su di noi. alla fine abbiamo peso solo 6 partite in campionato da quando sono qui. Io resto responsabile perché sono io a mettere i giocatori in campo e va bene così. I giocatori possono stare più tranquilli in questo modo».

Il derby qualche riflessione te l’ha lasciata, in particolare in attacco? «Non siamo stati bravi a servire Higuain. Direi che per il 30% è colpa sua e il 70 % della squadra e mia. Abbiamo comunque giocato con Napoli e Roma e sono forti anche loro. Anche l’Inter ha è stata pericoloso soprattutto su calcio piazzato e tutte queste occasioni clamorose non le ho viste. Sicuramente ha fatto qualcosa in più di noi ma non una squadra che ci ha surclassato».

Donnarumma in panchina? «Non sono d’accordo. Fino a prima del derby i media dicevano che era in crescita e che quest’anno era più affidabile. Vedo un ragazzo tranquillo, ha perso in questi giorni la nonna e non ho avuto modo di parlare con lui. Per chi gioca a calcio l’errore ci sta, l’importante è lavorare da professionista e continuare a impegnarsi sempre più».

Hai preparato la gara soprattutto dal punto di vista difensivo cercando la svolta nei minuti finali? «Questo lo dite voi. In fase di non possesso mi sono piaciuti tantissimo. Siamo venuti a mancare nel fatto che quando non partiamo dal portiere le nostre giocate diventano poco efficaci. Se finiva 0 a 0 cosa dicevate? Non siamo una squadra che prepara una partita per pareggiare. Kessié che camminava per perdere tempo negli ultimi 5 minuti? Sono chiacchere da bar. Non mi sono certo sentito tradito dai miei. Ogni partita ha le sue dinamiche e l’emozione può farti fare brutte prestazioni. Se volessimo pareggiare giocheremmo con due linee da 5 e le barricate. Ditemi voi come si fa. Abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità tecnicamente, punto».

Il derby ha infliuenzato il turnover? «Parliamo un po’ di Betis. E’ una squadra che palleggia molto bene con il 60% di media di possesso palla, fa pochi gol ma ha una difesa molto forte. Sarà una partita scomoda ma scenderà in campo la squadra migliore e i giocatori con più benzina nelle gambe. Il Betis è una squadra impegnativa che ti farà correre tanto».

Chi ti critica afferma che hai poco utilizzato i nuovi arrivi, la partita di domani può cambiare le gerarchie in campionato?  «Se domani giocano titolari non è perché sto dietro alle critiche. Posso sbagliare ma le mie scelte sono ragionate. Castillejo non ha giocato molto ma qualcosa sì, Laxalt lo stesso e Bakayoko e Reina sono stati sempre titolari in coppa. Sono contento che giochino e orgoglioso che questi giocatori siano arrivati. Hanno avuto difficoltà a livello tattico ma ci vuole solo tempo».

Higuain non ha brillato nel derby per un problema tecnico o emotivo? «Per me si è innervosito nei primi 10 minuti quando ha fatto due movimenti attaccando la profondità e non gli è arrivata la palla. Non lo abbiamo messo in condizione di esprimesi al massimo».

Ora si parla di Donadoni come suo possibile sostituto, come vive questa situazione? «Io faccio di professione l’allenatore e so che quando non arrivano i risultati mi mettono in discussione. Ho vissuto più pressione a Creta e Pisa. Come tutte le buone famiglie c’è sempre un confronto con Leonardo e Maldini. Io dico la mia e io la loro. Ci diciamo le cose in faccia. Quello che c’è stato con Leonardo è successo anni fa ed è il passato e ora parliamo solo di come migliorare la squadra. Il rispetto non manca».

Sei contento del mercato estivo? «Sono contentissimo lo dicevo dal primo giorno. In campionato abbiamo una partita da recuperare con il Genoa e se vinciamo arriviamo a 3 punti dalla zona Champions. Sembra che abbiamo perso 7-8 partite di fila ma non è così. Dobbiamo lavorare con tranquillità».

Qual è la condizione fisica? «La differenza tra Milan e Inter è pochissima sotto questo aspetto. Non mi sembra un discorso fisico. I numeri dicono che facciamo 2.000 metri in più a partita rispetto all’anno scorso. Io non ho detto che la squadra non ha fatto quello che gli ho detto io. La squadra non si è espressa bene e ha avuto delle difficoltà per meriti dell’inter e demeriti nostri. Se non partiamo a giocare dal basso diventa complicato. Non siamo bravi nella ricerca della seconda palla e dello scontro fisico, cosa che non è nelle nostre caratteristiche».

Come sta Caldara? «Mattia sia sta allenando e non ha i 90 minuti nelle gambe. Sicuramente in partita in corso potrà essere utile».

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