Braida, Gattuso ed il doppio aneddoto Bayern-Manchester - Milan News 24
Connettiti con noi

News

Braida, Gattuso ed il doppio aneddoto Bayern-Manchester

Pubblicato

su

Ariedo Braida

Ariedo Braida, nel corso di un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha raccontato diversi aneddoti che riguardano da vicino Gattuso e Oddo, pronti a sfidarsi domani

Il Milan reduce da tre vittorie consecutive è pronto a sfidare l’Udinese alla Dacia Arena, una partita che nasconde insidie per vari motivi. A parlare dei due allenatori ci ha pensato Ariedo Braida. L’ex dirigente del Milan, ora al Barcellona, ha parlato a La Gazzetta dello Sport, raccontando che effetto faccia rivederli ora in panchina e quali siano le aspettative nei loro confronti oggi: «Due dei miei ragazzi. Anzi, fra i tanti questi sono proprio due miei allievi. Che effetto fa? Beh, intanto vuol dire che sto invecchiando… Scherzi a parte: bellissimo. Li ho visti crescere e quindi per me è una grande soddisfazione, anche perché stanno facendo tutti e due molto bene. Mi interessa soprattutto una cosa: l’importante è che facciano giocare bene a calcio le loro squadre. Sì, il bel gioco, come faceva il mio Milan. Il calcio deve avere un effetto estetico: il gol è importante, ma deve anche essere bello».

GATTUSO ALLENATORE – «Per quanto riguarda Gattuso, in un primo momento non pensavo. Poi, quando ha iniziato, mi ha convinto e sorpreso molto positivamente. Vedere Rino, a cui sono molto legato, raggiungere risultati importanti dà soddisfazione. Oddo invece arriva da una buona scuola, ha avuto un buon maestro in famiglia (il padre Francesco ha allenato per quasi 30 anni, ndr) e questo vuol dire molto: spero che suo papà continui a dargli buoni consigli. In Massimo intravedevo già all’epoca la stoffa del tecnico, è intelligente e preparato. Su una cosa posso senz’altro sbilanciarmi: avranno entrambi una carriera molto importante».

RINO, BRAIDA E GALLIANI – «Gattuso è ruspante e sanguigno, com’era in campo. Non mi piace parlare in prima persona. Sopra di me c’erano Berlusconi e Galliani, e assieme ai miei collaboratori formavamo una grandissima squadra. Diciamo che per Gattuso avevo dovuto insistere un attimo con Galliani. Me lo segnalò il “nostro” Buriani, che all’epoca era il direttore sportivo della Salernitana. Insistette parecchio e comunque noi lo stavamo già seguendo. Lo prendemmo perché era un ragazzo promettente, rappresentava il nuovo con grinta, voglia ed entusiasmo. Era già un trascinatore. Oddo invece era arrivato da noi una prima volta da ragazzino, in Primavera, ma davanti aveva una schiera di mostri sacri, montagne troppo alte da scalare. E così è poi tornato, prelevato dalla Lazio, all’apice della sua maturazione. Un carattere e un atteggiamento in alcuni tratti diversi rispetto a Rino, più elegante e meno sanguigno».

GESTIONE DI GATTUSO – «Quando arrivò, Zaccheroni non lo faceva giocare e lui si lamentava. Gli risposi: “Non ti preoccupare, non ti abbiamo preso per farti giocare una volta ogni tanto, ma per tenerti parecchi anni”. Diciamo che magari usai parole un po’ più… colorite, come quando era nel mezzo di continue voci di mercato (il Bayern soprattutto, nel 2008, ndr). Ci fu un momento in cui lo volevano tutti e io gli dissi: “Stai qui e non rompere le scatole”. Insomma, in quell’epoca il Milan rappresentava la crema del calcio mondiale. E poi lui aveva troppo dentro il cuore i colori rossoneri. Un ragazzo stupendo, con un grande senso di riconoscenza. Tutt’ora lo sento abbastanza spesso, quando passo da Malpensa poi mi fermo al suo ristorante a Gallarate: ovviamente ospite suo, non mi deve chiedere nemmeno un centesimo…».

ANEDDOTO MANCHESTER – «Dopo la vittoria sulla Juve l’adrenalina era ancora tanta. Nel cuore della notte Rino organizzò nel campo davanti all’hotel una partitella in famiglia a cui parteciparono anche alcuni dirigenti, fra cui io (risata prolungata, ndr)».

 

Copyright 2024 © riproduzione riservata Milan News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 48 del 07/09/2021 – Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. – PI 11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a A.C.Milan S.p.A. Il marchio Milan è di esclusiva proprietà di A.C. Milan S.p.A.