Juventus Milan: le dichiarazioni di Reina sul rigore non assegnato
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Reina a Milan TV: «Rigore su Alex Sandro? 9 su 10 dicono che era da fischiare»

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Reina sottolinea che quasi tutti concordano che il rigore su Alex Sandro era da assegnare ma assicura che la squadra non mollerà il colpo

Il Milan esce dalla sfida con la Juventus all’Allianz Stadium a testa alta e sapendo di aver giocato un’ottima partita nonostante il risultato, che sarebbe potuto essere molto diverso con un arbitraggio più attento. Lo stesso dg Leonardo ha sottolineato l’inadeguatezza di Fabbri in questo match e molti tra giornalisti ed esperti concordano con la disamina. La stessa associazione arbitri ha evidenziato gli errori macroscopici del fischietto di Faenza. Pepe Reina nel post partita del match ha chiamato a raccolta il gruppo in vista delle prossime sfide nella corsa alla Champions League e ai microfoni di Milan TV è tornato sull’episodio del tocco di mano di Alex Sandro ma a cui non è seguita la giusta assegnazione del rigore.

«Penso che abbiamo fatto una bella gara, non meritavamo la sconfitta. – ha detto Reina – Questa gara ci darà una spinta per la stagione e per il nostro obiettivo Ci dobbiamo accontentare della prestazione – ha aggiunto lo spagnolo – che oggi c’è stata. Giocando così nel futuro immediato è difficile che la squadra venga sconfitta. Ho visto una squadra con personalità, che ha cercato di vincere in uno stadio complicato e con delle decisioni che hanno influenzato un po’ la gara. Penso che l’arbitro abbia sbagliato».

Su Fabbri: «L’arbitro ha spiegato in campo le motivazioni che lo hanno spinto a non concedere il rigore. Se fai la domanda a 10 persone, 9 ti dicono che è rigore. Quando ti chiamano a vedere il VAR, 9 volte su 10 si cambia la decisione perché un motivo c è. Ho detto a Fabbri di parlare tra loro arbitri per unificare le decisioni sui falli di mani in aerea. Secondo, me il giocatore copriva con il braccio uno spazio che non era possibile coprire altrimenti. Questo è rigore, qui, a Milano e in qualsiasi parte».

Sulla corsa al quarto posto: «Questo è un campo sempre particolare e bisogna reagire, con le decisioni arbitrali non si può fare più nulla. Dobbiamo essere contenti per la bella prestazione, se si gioca così in questa volata finale abbiamo delle opzioni importanti per centrare il nostro obiettivo, che è la Champions. Mancano 7 partite ed è vietato mollare di una virgola. Ce la giocheremo con tutti a testa alta e con il coltello tra i denti. Questa è l’unica strada che conosco nel calcio».

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