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Ravezzani: «Pioli ha una grande colpa, il futuro vincente del Milan si gioca su questa scelta» – ESCLUSIVA

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L’inchiesta del Milan e un finale di stagione tra Europa League, secondo posto e futuro di Pioli. Fabio Ravezzani ne ha parlato in esclusiva a Milannews24

Sarà un finale di stagione tutto da vivere in casa Milan: ad attendere i rossoneri la lotta al secondo posto, il percorso verso la finale di Europa League 2023-24 e il futuro di Pioli e sul mercato tutto da scrivere, senza dimenticare le vicende extracampo come l’inchiesta che coinvolge i rossoneri. Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, ne ha parlato in esclusiva a Milannews24:

Cosa ne pensa dell’inchiesta che sta coinvolgendo il Milan?

«Giudicare un’inchiesta è sempre molto pericoloso, perchè qualcosa sappiamo, qualcosa ignoriamo. Allo stato attuale, quello che ha scritto la Procura sull’ipotesi di reato, rispetto alle evidenze che si sono trovate e che si stanno cercando mi sembra un’inchiesta non così pericolosa per il Milan. L’ipotesi di reato dal punto di vista penale non mi pare così rilevante, lo sarebbe dal punto di vista sportivo. Il vero tema è: davvero Elliott ha fatto solo finta di vendere il Milan a RedBird? Se è così, a quale fine? La spiegazione non mi convince del tutto. Si dice che vuole nascondere la doppia proprietà per evitare problemi con l’Uefa, mi sembra strano che, se questa fosse la ragione si sia scelto il Milan e non il Lille come società specchio, sarebbe più logico scegliere la società meno conosciuta e non una così mediatica. Un’inchiesta che non mi convince allo stato attuale»

Spostandoci invece a vicende di campo, come vede la situazione legata alla panchina del Milan? Il futuro è ancora Pioli o il ciclo è finito?

«Il Milan ha toppato in Coppa Italia, ha fatto un percorso discreto in Champions, ci stava non passare i gironi date le avversarie, ed è secondo in campionato. Io non credo che all’inizio della stagione si potesse prevedere un Milan che vincesse scudetto e Champions, questo per dire che il lavoro di Pioli mi sembra discreto, sufficiente tale da permette di andare avanti ancora un anno. Poi se venisse eliminato dalla Roma, dovremmo correggere certi giudizi. Io vedo come problema per Pioli uno stato di saturazione di gran parte della tifoseria. Non perdonano i derby persi, non perdonano certe delusioni che ci sono state in avvio di campionato e allora diventa difficile andare avanti con un allenatore che magari non ha grandi colpe ma è inviso ad una grande parte della tifoseria. La vera grande colpa di Pioli sono i troppi derby persi che hanno fatto sembrare il Milan nettamente come la seconda squadra di Milano, questa è una colpa grave ma se poi guardiamo i risultati nel complesso non mi sembrano così gravi»

Chi vedrebbe come successore sulla panchina in caso di addio?

«L’ideale sarebbe un allenatore che gioca con i quattro difensori, da questo punto di vista e per tante altre ragioni, Thiago Motta potrebbe essere il più indicato. In alternativa a Thiago Motta fatico a vedere altre possibilità a meno che non si vada sul discorso legato a Conte che però rimane sempre un pò sfuggente, non capisci mai cosa vuol fare, ama molto giocare sull’equivoco, far capire che tutti lo vogliono. Lo stesso Thiago Motta non so quanto sia raggiungibile dal Milan. Togliendo questi due nomi io non vedo gente migliore di Pioli in giro»

A disposizione di Pioli è stata messa una squadra dal mercato che sta dando i suoi frutti, chi l’ha sorpresa e chi delusa di più?

«Dei nuovi acquisti diciamo che Pulisic è stato il più azzeccato, su questo non ci sono dubbi. Mi aspettavo di più da Chukwueze. Sono tutti giocatori che avevano bisogno di ambientarsi, perché provenienti da altri campionati, da lingue diverse, pretendere che pronti via andassero subito a cannone era un equivoco. Questo Milan rifondato, perchè sono cambiati almeno 5 titolari, aveva bisogno di tempo ma non solo in questa stagione, nelle stagioni. Normale dire che se arrivi secondo, se fai almeno la semifinale di Europa League con una squadra rinnovata e di prospettiva, l’allenatore non ha fatto così male»

In estate potrebbe esserci un’ennesima rivoluzione, soprattutto in attacco con un addio possibile di Giroud, si fanno i nomi di Zirkzee e Sesko cosa ne pensa?

«Oggi il futuro del Milan si gioca sulla scelta del centroavanti. Giroud è un giocatore che ha fatto molto che però ha 37 anni compiuti ed è il momento di lasciarlo andare. Il tema vero è trovare lo Zirzkee della situazione a meno che non sia Zirkzee stesso. Diciamo che servirebbe un bomber da 15-18 gol a stagione. Non è facile, ma il futuro del Milan se vuole essere vincente non può prescindere da questo tipo di giocatore, un centroavanti di grande prolificità. La prossima stagione del Milan si gioca molto su questa intuizione di mercato. La difesa è accettabile, può andar bene così, il centrocampo pian piano ha trovato i suoi riferimenti, le fascie sono ottime, chi manca davvero è il grande centroavanti. È il momento di trovarlo»

Riguardo invece a questo finale di stagione, dove può arrivare il Milan in Europa League?

«Il Milan in Europa fino ad ora ha sempre dato delle buone risposte. Anche in Champions League è uscito di un soffio. Una squadra che va bene nelle competizioni europee, questo è abbastanza confortante. Io penso che possa arrivare ad essere tra le prime 4 di Europa League, poi se dovesse essere eliminato dalla Roma sarebbe una delusione vera»

E in campionato chi vede favorito tra Milan e Juventus per il secondo posto?

«La Juventus ha tanti problemi in questo periodo. Il Milan può e ne deve approfittare. Ormai è lì, sarebbe una follia disunirsi adesso. La Juventus ha delle partite più difficili rispetto al Milan e un sta attraversando un momento particolarmente negativo a livello di entusiasmo, è giusto che il Milan ne approfitti»

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