Milan, la prestazione non basta: Calabria doveva saltare con le braccia conserte?
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Editoriali

Milan, la prestazione non basta: Calabria doveva saltare con le braccia conserte?

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Non è bastata un’ottima partita del Milan per portare a casa la vittoria: un rigore discutibilissimo ha regalato il pareggio alla Juve

Un ottimo Milan, veramente un ottimo Milan: gli uomini di Pioli hanno ancora una volta fornito una prestazione di assoluto spessore tecnico e tattico. Il gol di Rebic era un fin troppo magro bottino per quanto dimostrato in campo dai rossoneri, che hanno tenuto impegnato Buffon per tutti i 90 minuti della partita. Lo stesso non possiamo dire dei bianconeri, che non sono mai riusciti ad impensierire Donnarumma. Contro il Diavolo allora ci si è messo un arbitraggio eccessivamente aggressivo, con le ammonizioni ad Ibrahimovic, Castillejo e Theo Hernandez (poi espulso). Erano tutti diffidati, guarda caso, e salteranno la gara di ritorno a Torino.

La ciliegina sulla torta è però arrivata nei minuti finali, quando Valeri ha scelto di fischiare un rigore per fallo di mano di Calabria. Dopo aver visionato l’episodio al Var, il direttore di gara ha ritenuto irregolare il gesto del terzino rossonero, che evidentemente avrebbe dovuto saltare a braccia conserte con le spalle rivolte verso il pallone. Ha senso. Aggiungiamoci anche il fatto che un episodio analogo era capitato in campionato nel match tra Cagliari e Brescia. Era stato fischiato un fallo di mano analogo a quello di questa sera a Cerri. Nei giorni successivi Rizzoli ha ammesso l’errore, spiegando come quel colpo di mano non poteva equivalere ad un fallo da rigore. Vedremo come verrà spiegata questa svista.

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