Conferenza Pioli: «Non è sfida Scudetto. Ibra non ci sarà, gioca Krunic»
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Conferenza Pioli: «Non è una sfida Scudetto. Ibra non ci sarà, gioca Krunic»

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Conferenza Pioli: le parole del tecnico rossonero alla vigilia di Milan-Juventus, match in programma mercoledì sera a San Siro

Stefano Pioli in conferenza stampa: il tecnico rossonero parlerà da Milanello alle ore 14.00 per rispondere alle domande dei giornalisti alla vigilia del match di campionato con la Juventus.

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Pioli in conferenza

JUVENTUS – «Dieci punti di vantaggio? Mi aspetto una Juventus in crescita, senza dubbio hanno dovuto cominciare un nuovo percorso e ci sta di perdere qualcosina. Sono difficili da prendere perché stanno bene in campo. Dobbiamo affrontarli in maniera lucida dal punto di vista tattico ma per una Juventus pronta e preparata ci sarà un Milan forte e preparato».

VINCERE – «Sono dati importanti per quello che abbiamo fatto sino ad oggi ma che non ci devono fare cambiare il nostro obiettivo: quello di domani è dare il massimo e cercare di vincere contro la Juventus».

BIG MATCH – «Milan-Juventus rimane un big match per il valore delle squadre e il numero dei tifosi che abbiamo, ma siamo solo alla quindicesima giornata di campionato. La nostra è una maratona, se si fanno scatti non si arriva alla fine. Vogliamo affrontare la gara bene considerando la qualità dei nostri avversari».

IBRAHIMOVIC – «Ho rimproverato Ibra per il Tik Tok perché mi avete tempestato di chiamate e messaggi. Sta bene ma non sarà della partita domani».

RAFAEL LEAO – «Rafa ha caratteristiche diverse e sta facendo bene. Questo ci fa capire che con ragazzi così giovani e talentuosi bisogna dare il tempo di capire i movimenti giusti. Quello che conta è la voglia di imparare e lavorare sodo, quella c’è».

OCCASIONI – «Tutte le partite sono occasioni per dimostrare il nostro valore, noi dobbiamo pensare e concentrarci solo sulla partita e a far salire il nostro livello. Stiamo facendo il nostro percorso dimostrando di potercela giocare. Giochiamo ovviamente per vincere».

AMBIZIONE – «Per noi è cambiato. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo fatto 17 punti in più. Sembra che io voglia smorzare gli entusiasmi e non essere ambizioso ma mi sembra ingiusto parlare alla 15esima giornata di partita della svolta. Noi affrontiamo sempre ogni gara come se fosse l’ultima».

GRATIFICAZIONI – «La cosa che mi gratifica di più è il riconoscimento del club nei confronti del mio lavoro e la credibilità nei confronti dei giocatori. Capisco benissimo gli umori dei tifosi ma questo lo vivo con molto equilibrio e attenzione. Se è possibile mi da ancora più stimolo per cercare di fare meglio perché nel calcio queste cose possono cambiare velocemente».

PUNTARE ALLA VITTORIA – «Approcciarsi puntando al pareggio è il modo più facile per perdere. Ci prepariamo per vincere le partite ma la cosa che conta di più è che i ragazzi diano sempre il massimo».

INTER – «Giocare dopo l’Inter non influisce perché prepariamo la partita con grande concentrazione a prescindere dal risultato degli avversari. In questo momento non è la classifica l’obiettivo più importanti ma la gara di domani».

JUVE FUORI DAI GIOCHI – «Non credo che la Juve perdendo domani possa considerarsi fuori dalla lotta Scudetto. Siamo a 16 giornate giocate e c’è spazio, soprattutto per una squadra così forte, di recuperare terreno».

KRUNIC AL POSTO DI TONALI – «Si penso sempre anche ad un piano B, lo faccio sempre. Fa parte del lavoro di un allenatore cambiare le carte in tavola se le cose non dovessero funzionare».

PIUFORTI IN ITALIA – «Sino ad oggi è stato così perché siamo primi e abbiamo fatto un percorso incredibile facendo tanti punti. Quello che ha detto Simon ci può stare ma ci sono tante concorrenti in Italia in lotta per le prime quattro posizioni. Dobbiamo restare lì fino alla fine per giocarcela».

CALCIOMERCATO – «La società è qui presente tutti i giorni, i nostri confronti sono continui. Il mercato è cominciato e la società sa che se ci sarà l’opportunità di fare qualche innesto si farà. Non abbiamo messo nessuno sul mercato: Conti è un giocatore affidabile, in questo momento le gerarchie sono un po’ cambiate ma ho dimostrato come queste possono nuovamente cambiare di volta in volta».

SPINA DORSALE – «Noi dobbiamo continuare a giocare in questo modo cercando di migliorare quelle situazioni che ci vedono ancora imprecisi. Servono intensità mentale e fisica e qualità individuale dei giocatori».

KRUNIC – «La squadra deve interpretare bene la partita, chiaramente le prestazioni del singolo possono aumentare il livello collettivo ma Krunic sta qui con noi per merito. Non dirò a lui niente di particolare se non curare quei dettagli che possono fare la differenza».

APPROCCIO – «Onestamente non ne avevo parlato con la squadra ma mi aspettavo un inizio col Benevento un po’ sottotono. Avevamo bisogno di riposare e la sosta sul lungo periodo di servirà ma ci può stare di iniziare meno bene dopo un periodo di pausa. Domani approcceremo in maniera migliore ma dobbiamo saper leggere la partita con lucidità».

L’ESPERIENZA ALLA JUVENTUS – «La gara contro la Juventus dello scorso campionato ha fatto capire che le cose possono cambiare rapidamente. Eravamo sotto di due gol ma il saper approcciarsi nel modo migliore c’ha permesso di fare 4 gol e vincere. Quell’esperienza è servita alla squadra per crescere ed è un aspetto di cui facciamo tesoro. Sono arrivato alla Juventus da ragazzo, 18enne dalla provincia ricciolone e capelluto, sono entrato in uno spogliatoio fatto da grandi uomini. Ne sono uscito molto più maturo e adulto».

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